Brasile – Il Forum Salesiano di Comunicazione approfondisce il documento “Camminare con i giovani nella cultura digitale”

30 Novembre 2023

(ANS – Brasilia) – La Commissione Nazionale salesiana per la Comunicazione (CONAC), formata dai Delegati Ispettoriali per la Comunicazione, ha tenuto nella giornata di mercoledì 29 novembre 2023 il Forum Salesiano di Comunicazione. Realizzato in modalità digitale, l’evento ha riunito 80 persone che operano nell’ambito della comunicazione nelle presenze salesiane delle 6 Ispettorie salesiane del Brasile ed è stato guidato dal Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di approfondire il documento “Camminare con i giovani nella cultura digitale”.

Secondo il coordinatore della CONAC, don João Carlos Ribeiro, il Forum Salesiano di Comunicazione è la continuazione del lavoro e degli studi svolti durante la Scuola Salesiana di Comunicazione, alcuni mesi fa. “La proposta è in linea con il ‘Forum Dom Bosco’, che è uno spazio creato dai salesiani per riunire giovani ed educatori per confrontarsi sul tema della comunicazione”, ha affermato.

I lavori sono iniziati con la preghiera e la meditazione proposta dal Delegato ispettoriale per la Comunicazione dell’Ispettoria di Porto Alegre, Thiago Caminada. Il gruppo ha pregato insieme la preghiera del comunicatore, basandosi sulla tradizionale “Preghiera di San Francesco”.

Il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, autore del documento da approfondire, ha fatto una breve introduzione al tema. Ha ricordato che il Brasile oggi è uno dei riferimenti mondiali per la comunicazione salesiana. Per questo ha sottolineato l’importanza dello svolgimento del Forum. “Questo forum è uno spazio di sinodalità. Tempo per ascoltare cosa dicono i laici su quanto proposto dal ‘Don Bosco Digital Forum’. Questo è il primo gruppo della congregazione che si incontra per approfondire il documento”, ha detto.

Ha poi contestualizzato la situazione attuale nel mondo, dove la comunicazione è uno strumento fondamentale per aziende e governi, e non può essere diversamente anche all’interno della Chiesa e della Congregazione. “La comunicazione digitale e l’intelligenza artificiale di oggi sono il centro, il motore che controlla le società. L’economia, la politica, la religione, la società e perfino la guerra dipendono dalla comunicazione. La comunicazione è geopolitica, economia, gestione, è tutto. Tutti i grandi politici del mondo pensano prima di tutto a come gestire la comunicazione”, ha dichiarato.

Don Gildasio Mendes ha sottolineato anche la necessità di contestualizzare il momento che sta vivendo la comunicazione nel mondo salesiano, perché l’effetto delle azioni di comunicazione realizzate, anche nel più piccolo ambiente di presenza salesiana, hanno impatti simili a quelli delle grandi aziende e dei governi di tutto il mondo. “Fate attenzione a chi fa le notizie nella vostra Ispettoria, perché ha un grande potere di interpretare e pubblicare le notizie. Il digitale è potere, è comunicazione, è rete. Questo è il primo principio”, ha avvertito, indicando la tecnologia dell’intelligenza artificiale come un fattore sensibile da studiare e su cui formarsi, per utilizzarla come strumento di comunicazione negli ambienti salesiani. “Come comunicatori, è importante leggere e guidare gli Ispettori su come prepararsi e comunicare bene con l’intelligenza artificiale. Identificare cos’è l’etica (dell’intelligenza artificiale) per il mondo, quali sono i valori che aggiunge”, ha consigliato.

Successivamente, i partecipanti al Forum sono stati divisi in gruppi per approfondire e evidenziare gli elementi che ritenevano più rilevanti nel documento. Tra le conclusioni presentate dalle riflessioni, si può evidenziare la necessità che ogni salesiano, religioso o laico, per essere un comunicatore secondo il carisma di Don Bosco conosca e padroneggi il linguaggio del mondo digitale, incontri ragazzi e giovani in questo mondo virtuale e viva il “sacramento della presenza”, con “amorevolezza”, per infondere i valori salesiani nella vita reale, che permane nonostante il mondo digitale.

Uno dei gruppi ha anche analizzato i media digitali utilizzando il “mito della caverna” di Platone. “Questo ci ha portato a interrogarci su come noi salesiani ‘proiettiamo’ la nostra ombra al punto da aiutare i giovani a comprendere la realtà in cui si trovano, attraverso lo sviluppo del senso critico, la ricerca della verità e l’etica”, ha affermato il salesiano tirocinante Joshua Gabriel Ribeiro, per conto di uno dei gruppi.

Dopo le presentazioni delle sintesi dei gruppi, don Gildasio Mendes ha concluso ricordando che il mondo della comunicazione è sempre ambiguo e contraddittorio. “Il mondo oggi è alla ricerca delle basi. Il mondo digitale ha bisogno di portare i giovani nel mondo reale. Le persone vogliono una famiglia, vogliono camminare per strada. Le persone sono stanche di stare sedute davanti al computer”, ha detto.

Un altro punto evidenziato dal Consigliere Generale per la Comunicazione sociale è stato il riconoscimento del fatto che, proprio come nel mondo reale, la qualità dei contenuti anche nel mondo digitale si basa sui criteri di originalità, veridicità e creatività. “Evangelizzare nel mondo digitale è condividere nel mondo online ciò che è originale, autentico e vero e che è frutto di un’esperienza, come la visita ad una favela, ai malati, ai poveri. La forza evangelizzatrice nel mondo digitale deve nascere dall’esperienza. Ogni volta che un gruppo di giovani racconta un’esperienza, ha la possibilità di evangelizzare online”, ha dichiarato.

In conclusione, don Gildasio Mendes ha presentato uno schema per individuare dei livelli di comunicazione basati su Gesù Cristo, adottato come modello per una comunicazione efficace e autentica. Si tratta di 5 livelli progressivi:

5) Folle - Gesù proclamò le beatitudini alla folle, ma non tutti lo capirono, nonostante il messaggio fosse chiaro.

4) Gruppo scelto – Gesù parla a 72 discepoli, un gruppo in cui conosce il maggior numero di persone, selezionate sulla base della fiducia. Furono i primi evangelizzatori.

3) I 12 apostoli – Gesù chiama ciascuno per nome, lavora in una comunicazione di gruppo ristretta, in cui c’è molto più impegno.

2) I più vicini – Gesù, nella trasfigurazione, fornisce a un gruppo ancora più ristretto una comunicazione interpersonale più profonda.

1) Personale – Gesù parla con la Maddalena, la Samaritana e Nicodemo e realizza una comunicazione del tutto personale.

“Quando comunichiamo nel mondo digitale, dobbiamo prestare attenzione a questi livelli per evitare delusioni. Questi criteri possono aiutarci a sviluppare la comunicazione digitale. È necessario lavorare a diversi livelli. Umanizzare il mondo digitale, creare spazi per le persone in cui esse possano creare esperienze di comunicazione”, ha concluso.

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