Con il sostegno della scuola sestese, ad esempio, è stato acquistato lo scuolabus per trasportare circa 400 studenti, provenienti dai 30 villaggi indiani delle zone rurali di Sayalkudi – un villaggio del distretto di Ramanathapuram, nello Stato del Tamil Nadu, in India. In questo modo anche le famiglie più povere potranno vedere assicurato il proseguimento del percorso educativo dei loro figli.
I fondi sestesi contribuiranno, poi, alla costruzione e all’allestimento di un laboratorio di meccanica a Luanda, capitale dell’Angola, una megalopoli da 11 milioni d’abitanti: gli adolescenti che saranno accolti presso il centro “Casa Muxima” potranno avere un luogo sicuro in cui vivere, recuperare le carenze dell’istruzione di base e seguire tre anni di formazione professionale completa, così da poter guadagnare attraverso dei lavori dignitosi e abbandonare definitivamente la vita di strada.
Sempre in ambito educativo, in Etiopia, i fondi raccolti dai giovani di Sesto San Giovanni continueranno ad aiutare le opere della scuola elementare salesiana “Meskelle Yesus” di Dilla, che offre ai bambini più poveri un’istruzione di qualità, garantisce un pasto al giorno e fornisce l’educazione igienico-sanitaria necessaria. Qui le risorse raccolte dai Salesiani di Sesto serviranno per la sostituzione degli attuali bagni, insufficienti per una popolazione di circa 1.000 allievi.
Infine, non poteva mancare l’Ucraina, nei progetti solidali. Con il sostegno delle Opere Sociali “Don Bosco” si è contribuito alla creazione di uno spazio polifunzionale da adibire a rifugio e alle varie attività organizzate dai salesiani di Kiev a supporto degli sfollati interni. Quando la guerra sarà finita, i Figli di Don Bosco hanno già in mente di convertire il rifugio in un piccolo teatro sotterraneo.
Fonte: Il Giorno