Daniel Flamenco, diplomatisi presso l’istituto salesiano nel 2017, attualmente si dedica all’animazione: “Ho avuto alcune esperienze nel modellare la ceramica e lavorando in questo modo ho avuto l’idea di plasmare un cuore e mostrare alle persone come fare un pezzo. Molte persone pensano che sia semplice, ma ci vuole molto lavoro. Volevo fare un’analogia con la mia regione, volevo mostrare quel processo che vive una regione o una città: proprio come l’argilla, si inizia estraendo la terra, la si lavora, si affronta un grande rischio, perché è delicata: un pezzo di argilla viene cotto a più di 1.000 gradi in una fornace… Se si vede il cortometraggio e si pensa a tutto questo, si può capire meglio”, ha detto, il giovane, piacevolmente sorpreso dal suo premio.
Quando ha sentito parlare di questo festival da alcuni dei suoi amici, ha pensato che avrebbe potuto partecipare; così ha chiesto all’artista Blanca Quiñones di collaborare al testo e a José Luís Aguilar che ha composto la musica appositamente per il cortometraggio.
“Sono molto felice, non me lo aspettavo, mi piace partecipare ai festival, partecipo sempre senza mai aspettarmi nulla, mi prende sempre di sorpresa”, ha detto Daniel.
Maria Nazareth, invece, studentessa dell’undicesimo anno del “CEDES Don Bosco” è stata ispirata dalla Strenna del Rettor Maggiore. “Non sapevo come iniziare, così parlando con la mia squadra abbiamo pensato a qualcosa di originale. La mia insegnante di spagnolo, Laura Zúñiga, ha scritto una poesia esclusivamente per il video. Mi sento super felice, grata a Dio, che non mi ha mai abbandonato, tutto questo è per la sua gloria. Rappresentare il Costa Rica in questo modo e rappresentare il CEDES Don Bosco mi ha reso molto felice, e ringrazio Dio e Don Bosco: senza di loro niente di tutto questo sarebbe possibile”, ha detto la giovane.
Ogni vincitore del festival ha ricevuto, insieme con il riconoscimento mondiale, un premio in denaro.