Sierra Leone – Una nuova cappella per l’opera “Don Bosco Fambul”

26 Febbraio 2024

(ANS – Freetown) – I giovani beneficiari dell’opera “Don Bosco Fambul”, una delle principali organizzazioni per l’assistenza all’infanzia della Sierra Leone, grazie al sostegno della Procura Missionaria salesiana di New Rochelle, “Salesian Missions”, avranno ora una nuova cappella dove poter pregare e meditare.

Prima che venisse inaugurata la nuova cappella, infatti, i salesiani celebravano la Messa nei corridoi dell’edificio, mentre ora, i giovani possono disporre di uno spazio designato dove riflettere e ricevere una guida spirituale. La cappella offre un ambiente tranquillo e rilassante, che può aiutare il processo di riabilitazione dei giovani lì accolti. Offre, inoltre, un senso di comunità, in cui i giovani possono entrare in contatto con i loro coetanei, ma anche con gli adulti, sviluppando un senso di appartenenza essenziale per il loro benessere.

È bene ricordare, infatti, che i beneficiari del “Don Bosco Fambul” sono giovani che hanno subito abusi e che arrivano al centro spaventati e traumatizzati. L’opera salesiana si occupa quindi di fornire loro un ambiente sicuro e accogliente, dove possano trovare sollievo, conforto e speranza.

Uno dei missionari salesiani che lavora presso il “Don Bosco Fambul” ha osservato come questa nuova cappella sia importante anche per il personale e per i volontari. La cappella completerà il centro terapeutico e offrirà al personale un luogo per riflettere durante le pause. “La loro salute mentale, mentre svolgono questo lavoro critico, è importante quanto quella dei giovani che aiutiamo”, spiega il salesiano.

Tra i beneficiari del “Don Bosco Fambul” ci sono anche Osman, vittima della tratta di minori, e Musa, costretto al lavoro minorile. Osman non ha più i genitori ed è stato ritrovato al confine tra Sierra Leone e Guinea. Musa ha perso suo padre e sua madre, che non poteva badare a lui, lo ha affidato alla sorella maggiore, che però lo ha obbligato a lavorare. Arrivati al “Don Bosco Fambul”, Osman frequenta ora il corso da meccanico presso l’officina “Don Bosco” e i salesiani sono rimasti colpiti dal suo impegno nella formazione professionale; Musa, invece, sta affinando le sue capacità di saldatura e migliora ogni giorno.

Anche loro, insieme ai giovani e al personale del “Don Bosco Fambul”, pregheranno nella nuova cappella, che è aperta agli oltre 2.000 membri della comunità del villaggio. Sebbene quasi l’80% degli abitanti della zona sia musulmano, grazie al lavoro pastorale dei salesiani, potranno unirsi comunità salesiana per pregare, soprattutto la domenica.

Fonte: Salesian Missions

InfoANS

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