Daniel Fernando Sturla Berhouet è nato il 4 luglio 1959 a Montevideo. Suo padre era un avvocato ed è morto quando lui aveva tredici anni, mentre sua madre, casalinga, morì tre anni dopo. Era il più piccolo di cinque figli: gli altri fratelli sono Martín, che ricoprì importanti cariche politiche a livello nazionale alla fine del XX secolo, prima di una prematura scomparsa, Maria Isabel, Maria Antonia e Maria Laura. La famiglia frequentava la parrocchia “Maria Ausiliatrice” di Montevideo e così il futuro cardinale ebbe già in tenera età dei primi contatti con i Figli di Don Bosco.
Nonostante abbia frequentato la scuola primaria e secondaria fino al quarto anno di liceo nel “Colegio San Juan Bautista”, dei religiosi della Sacra Famiglia, ha conseguito poi il baccalaureato in diritto all’Istituto “Juan XXIII” dei salesiani di Montevideo, e lì ha riscoperto la figura di San Giovanni Bosco. Attratto dal suo carisma, è entrato nel noviziato salesiano e ha emesso la professione religiosa il 31 gennaio 1980.
Dopo aver conseguito il baccalaureato in Diritto Civile all’Istituto “Juan XXIII”, ha completato gli studi di Filosofia e Scienze dell’Educazione nell’Istituto “Michele Rua” della capitale. E dopo il tirocinio compiuto dal 1982 al 1983 presso l’opera “Talleres Don Bosco”, dal 1984 al 1987 ha perfezionato gli studi in Teologia nell’istituto “Monseñor Mariano Soler”, ora Facoltà di Teologia.
Il 21 novembre 1987 è stato ordinato nella sua prima parrocchia, quella di Mara Ausiliatrice a Montevideo e l’anno successivo è stato nominato consigliere di studi del Talleres Don Bosco, incarico mantenuto fino al 1990. Ha pure lavorato alle prime fasi del Movimento Tacurú, un’istituzione che cerca di migliorare le condizioni di vita dei poveri adolescenti. Dal 1991 al 1993 è stato Vicario del noviziato e post-noviziato dell’Ispettoria dell’Uruguay (URU), poi dal 1994 al 1996 è stato Direttore dell’aspirantato salesiano e Maestro dei Novizi. Inoltre, dal 2003 al 2008 ha svolto il compito di Direttore dell’istituto preuniversitario “Juan XXIII” e professore di Storia della Chiesa dal 2007 al 2008. In quegli anni ha proseguito gli studi in Teologia e nel 2006 ha conseguito la licenza alla Facoltà di Teologia “Monseñor Mariano Soler”.
È stato tra i partecipanti ai Capitoli Generali 25 e 26 (2002 e 2008) della Congregazione. Nel frattemp,o ha iniziato a insegnare storia della Chiesa in America e in Uruguay, curando studi e pubblicazioni soprattutto sulla questione del rapporto tra istituzione religiosa e autorità statale, un tema molto sentito in Uruguay, Paese che ha fatto della laicità una sua bandiera. Nel 2008 è stato Superiore dell’Ispettoria salesiana dell’Uruguay, venendo eletto, in quel periodo, anche presidente della Conferenza dei Religiosi dell’Uruguay (CONFRU), ma non ha potuto portare a termine il sessennio previsto per l’improvvisa nomina a vescovo ausiliare di Montevideo e titolare di Felbes, ricevuta il 10 dicembre 2011.
Consacrato vescovo il 4 marzo 2012 nella cattedrale metropolitana di Montevideo, ha scelto come suo motto a suo modo anch’esso salesiano: “Servire il Signore con gioia”.
In seno alla Conferenza Episcopale dell’Uruguay è stato il responsabile del Dipartimento delle Missioni e dei Laici.
L’11 febbraio 2014 Papa Francesco lo ha promosso arcivescovo metropolita di Montevideo, dove si è insediato il 9 marzo successivo.
E sempre da Papa Francesco è stato creato e pubblicato cardinale nel Concistoro del 14 febbraio 2015, del titolo di Santa Galla, ricevendo la berretta rossa, l’anello e il titolo cardinalizio nello stesso Concistoro. È il secondo ecclesiastico nella storia dell’Uruguay a ricevere la porpora, preceduto sulla cattedra di Montevideo dal cappuccino Antonio Maria Barbieri, creato cardinale da Giovanni XXIII nel 1958.
Per il suo servizio alla Chiesa universale Papa Francesco lo ha nominato membro: dei Dicasteri per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per l’Evangelizzazione; della Pontificia Commissione per l’America Latina; dell’Ufficio dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
