Angola – Ordinazione episcopale di Mons. Martín Lasarte, SDB

04 Settembre 2023

(ANS – Lwena) – Domenica 3 settembre 2023 la popolazione cattolica di Lwena ha partecipato in massa all’ordinazione episcopale di Mons. Martín Lasarte, SDB, nominato lo scorso 1° luglio da Papa Francesco quinto vescovo di quella diocesi. La consacrazione del nuovo vescovo ha riempito di gioia ed entusiasmo la gente del posto e l’evento è stato definito come “un tempo di molte speranze per la Provincia di Moxico”, di cui Lwena è capoluogo.

Al rito, realizzato nel padiglione ginnico-sportivo di Lwena, hanno preso parte 17 vescovi, 80 sacerdoti concelebranti, 500 membri del coro e oltre 5.000 fedeli, tra cui numerose autorità governative, civili, religiose e tradizionali.

La Messa è stata presieduta da Mons. José Manuel Imbamba, Presidente della Conferenza Episcopale di Angola e São Tomé (CEAST) e Arcivescovo di Saurimo – diocesi di cui Lwena è suffraganea; e tra i numerosi concelebranti si segnalano anche il Nunzio Apostolico, Mons. Giovanni Gaspari, e il salesiano Mons. Gaston Ruvezi, vescovo di Lubumbashi, nella Repubblica Democratica del Congo.

Nel corso dell’omelia che ha preceduto il rito di consacrazione, Mons. Imbamba ha esordito parlando della grande festa che la diocesi sta vivendo: “Questo momento è per noi un’occasione per rendere un semplice e sentito omaggio a tutti i vescovi che hanno avuto l’onore e la missione di guidare le sorti di questa diocesi”.

Mons. Imbamba ha così ringraziato Mons. Francisco Esteves Dias, che ha guidato la diocesi dal 1963 al 1978, Mons. José Prospero da Ascenção Puaty, vescovo di Lwena dal 1978 al 2000, e Mons. Gabriel Mbilingue, presente alla celebrazione, che ha retto la diocesi dal 2000 al 2008. “Permettetemi di sottolineare in modo del tutto speciale Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Jesus Tirso Blanco, SDB, che ha guidato le sorti di questa diocesi con l’ineffabile amore di un padre e pastore negli ultimi 14 anni, dal 2008 al 2022. A lui e agli altri pastori che hanno già raggiunto la Casa dal Padre, aggiungiamo tutti i missionari e i catechisti che hanno dato il meglio di sé per la salvezza del popolo che abita queste terre di Moxico. Preghiamo in onore delle loro memorie affinché il Dio eterno dia loro la felicità che meritano”, ha aggiunto il Presidente della CEAST.

Dopo aver commentato le letture del giorno, e aver sottolineato la necessità di essere “sale della terra e luce del mondo”, Mons. Imbamba, rivolgendosi direttamente a Mons. Lasarte, ha detto: “Mio caro fratello Martín, la diocesi di Lwena, che ti accoglie con grande gioia, soffre di molti mali, tra i quali posso riassumere la miseria, la povertà materiale, spirituale e culturale che grida la sua gente, il sottosviluppo, l’analfabetismo, le malattie endemiche, la mentalità stregonesca, l’isolamento di molte comunità a causa della mancanza di vie di comunicazione decenti e molti altri che non possono essere tollerati con il silenzio o con l’indifferenza o il conformismo del pastore… Per questo ha bisogno non solo della forza di Dio per rimanere fermo, risoluto, resistente e umile in questa missione per i poveri, gli emarginati e gli esclusi dal benessere, ma soprattutto ha bisogno di avere un cuore di padre, un cuore capace di accogliere tutti, uomini e donne, cattolici e non cattolici, cristiani e non cristiani, giusti e ingiusti, santi e peccatori, nello stesso amore divino che non fa differenze tra le persone”.

Terminata l’omelia ha avuto luogo il solenne rito dell’ordinazione episcopale, accompagnato prima dal silenzio orante delle migliaia di fedeli, poi dal canto e dalla acclamazioni di giubilo di tutti i presenti una volta che il salesiano Martín Lasarte, salesiano originario dell’Uruguay, con già oltre 30 anni di servizio missionario in Angola, è stato consacrato e presentato al popolo come nuovo Vescovo della diocesi di Lwena, con tanto delle sue insegne vescovili: croce pettorale, anello, mitra e pastorale.

A conclusione della celebrazione anche il neovescovo della diocesi ha voluto condividere anch’egli un messaggio, nel quale ha ringraziato tutti i presenti e quanti hanno contribuito alla sua formazione umana, sacerdotale, salesiana e missionaria. Poi ha aggiunto: “Mi sento piccolo di fronte alla dignità del vescovo e alla vastità di questo territorio; mi sento piccolo davanti alla ricchezza di questa cultura; e davanti al grande pastore che mi ha preceduto, Mons. Tirso Blanco, che era un vescovo straordinario. Mi sento piccolo davanti alle sfide pastorali che mi attendono, e alle innumerevoli sfide economiche, sociali, culturali… Ma, essendo così piccolo, posso portare solo cose piccole: un piccolo seme che possa crescere vigorosa nel cuore di tutti; il sale dell’autenticità della vita cristiana, che rende attraente il Vangelo; e la candela della luce: la testimonianza trasparente della nostra vita di fede… Camminiamo insieme in questa bellissima missione di annunciare tutto quello che il Signore ci ha insegnato, e continuiamo a testimoniare con gioia la nostra fede ai fratelli e alla sorelle che Dio ha messo sul nostro cammino”.

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