Il cammino di crescita della città di Las Palmas è stato segnato da una costante richiesta di istituzioni educative in grado di soddisfare una domanda sociale e civica di assistenza, formazione, preparazione e cultura. La città stessa batté per l’arrivo tra la sua gente di istituzioni come quella formata dai salesiani.
Anzi, furono proprio le forze più vive e attive dell’epoca a chiedere con maggiore insistenza la presenza salesiana, dal clero alle classi politiche e borghesi, che erano ben consapevoli di ciò che questo poteva significare per la società del tempo. Si ricordano così le numerose lettere di Mons. José Cueto y Díez de la Maza, all’epoca vescovo ordinario delle Canarie, a Siviglia, Barcellona e Torino; gli sforzi del Dott. Bartolomé Apolinario Macías e la vendita della proprietà alle Suore del Sacro Cuore da parte del fondatore dell’istituto, Alejandro Hidalgo, affinché i Figli di Don Bosco potessero prenderla per le loro attività.
Questo esercizio di volontà civica trovò il suo compimento quando i Salesiani iniziarono la loro attività educativa nel capoluogo di Gran Canaria, l’8 dicembre 1923. Il loro impatto fu immediato: tra gennaio e febbraio 1924, accolsero quasi un centinaio di orfani, la maggior parte dei quali (72) provenienti dall'Asilo di San Antonio, oltre a dodici allievi coperti da borse di studio provenienti da Agüimes e Moya.
Con loro, e con i molti che arrivarono nei decenni successivi, vennero gradualmente messi in funzione i laboratori di falegnameria, calzoleria, stampa e sartoria. I Salesiani hanno sempre avuto come priorità la formazione di professionisti capaci in diversi settori. Le cose sono andate avanti così per molti anni, anche se i cambiamenti sociali che hanno iniziato a trasformare il Paese alla fine degli anni ‘60 avrebbero portato poi nuovi modelli di formazione.
Fu allora che i Salesiani fecero il passo impegnativo, ma fecondo, di trasformare le loro Scuole Professionali Salesiane nel centro integrato per l’Educazione Primaria, Media, Superiore e Pre-Universitaria che continua tuttora, con gli opportuni adattamenti richiesti dalle successive modifiche legislative. Ancora oggi, grazie al modello di convenzione educativa in vigore in tutto il Paese dagli anni ‘80, la scuola salesiana accoglie tutte le famiglie che bussano alla sua porta chiedendo l’iscrizione dei loro figli, senza alcuna distinzione basata sulla loro condizione economica.
Oltre al lavoro educativo e di promozione sociale, sin dal loro arrivo i salesiani hanno sempre curato un’ampia attività religiosa e parrocchiale nella città; e insieme a questo, non vanno dimenticate le tante iniziative di promozione sociale, sia per i giovani del quartiere, sia per quelli del resto della città, e più ancora per i molti giovani che rischiano la vita per raggiungere l’Europa dal continente africano – grazie al preziosissimo lavoro della “Fundación Don Bosco - Salesianos Social”.
Grazie alla collaborazione di vari enti, infine, vengono tuttora realizzati corsi di formazione in specifici settori lavorativi, specialmente rivolti ad un gruppo considerevole di giovani usciti dal sistema scolastico e quindi ad alto rischio di esclusione sociale.
Fonte: Salesianos.info