RMG – “Don Bosco e la sua grande visione dell’ambiente come nuovo habitat della comunicazione”
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17 Ottobre 2022

(ANS – Roma) – Continuando la serie dei dieci articoli di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, sul tema “Don Bosco e la realtà digitale e virtuale”, viene proposto oggi il nono contributo. In questo nuovo articolo l’attenzione è posta su “Don Bosco e la sua grande visione dell’ambiente come nuovo habitat della comunicazione”.

Vorrei iniziare questo nuovo articolo della serie "Don Bosco e la realtà digitale e virtuale" facendo alcune premesse, che sono alla base di questo articolo e la sostanza che sostiene le idee che svilupperò qui. L’obiettivo è spiegare perché l’ambiente umano e culturale è essenziale per la comunicazione digitale e come possiamo identificare il concetto di ambiente nel sistema educativo di Don Bosco.

Che cos’è internet? Un ambiente culturale!
Cosa sono i social media? Un habitat umano!
Cosa fa muovere il mondo virtuale di internet e dei social media? Rituali umani e culturali! 

Fondamentalmente, ciò che facciamo quando navighiamo in Internet e ci colleghiamo ai social media è esprimere rituali umani e culturali.

Qual è lo scopo? Voglio solo aprire una finestra che ci permetta di ampliare la nostra visione del digitale nel contesto delle grandi trasformazioni tecnologiche, sostenendo che Internet e i social media riguardano l’ambiente, le relazioni umane, il networking di gruppo e di comunità. In poche parole: comunichiamo in base ai nostri rituali umani e culturali!

Per questo abbiamo bisogno di alcuni concetti da cui partire.

I rituali hanno un significato sociale, culturale e religioso. È importante considerare che essi non riguardano solo i riti religiosi, come il rito del battesimo nella Chiesa cattolica.

I rituali hanno a che fare con le espressioni umane più elementari, come pronunciare una sequenza di parole, compiere gesti, seguire abitudini come mangiare, dormire, lavorare, vestirsi e così via. Abbiamo dei rituali legati al momento della nascita, e praticamente tutte le società hanno il loro modo di celebrare matrimoni, vittorie sportive, festival di danza e musica, funerali. 

Le persone esprimono il loro credo, i loro valori e le loro regole attraverso i rituali. Gli antropologi ritengono che siano importanti e forniscano informazioni preziose sulle persone, sulla loro cultura, sulla loro storia e sulle loro credenze. I rituali sono l’espressione concreta e materiale delle credenze, delle idee e dei sentimenti delle persone e vengono trasmessi da una generazione all’altra.  

I rituali sono modi autentici e comuni di comunicare. Attraverso parole, gesti, simboli, codici, suoni, le persone comunicano tra loro, si capiscono.  Per esempio, quando due squadre di calcio vanno allo stadio per giocare, i tifosi usano simboli e rituali per comunicare tra loro (bandiere, inni, ecc.).

Questa premessa è fondamentale per comprendere che la comunicazione in tutte le sue dimensioni - interpersonale, sociale, comunitaria, istituzionale - ha le sue radici centrali nella persona umana ed è incorporata nella cultura e nei rituali umani che rivelano la forza e la ricchezza dell’umanità, intrecciata con le persone e i gruppi.

Inoltre, questa visione del digitale, a partire da una nozione più ampia degli esseri umani e dei loro rituali culturali, ci aiuta a evitare alcuni dualismi tra persona e digitale, realtà fisica e realtà virtuale, offline e online.

Questa visione più ampia della “virtualizzazione” da un punto di vista antropologico ci offre un modo più vasto di interpretare il nostro tempo e il nostro spazio virtuale e ciò che ci invoglia a usare Internet in continuazione.  Tuttavia, questa volta non ci occuperemo di questo tema.

Vorrei solo tornare alla visione dei rituali, per applicarla a Internet.

Che cos’è dunque Internet dal punto di vista del rituale? Personalmente, penso che Internet sia una vasta rete di rituali umani e culturali; un ambiente umano e culturale in cui le persone vivono, in cui condividono i loro rituali. In Internet troviamo arte, interessi culinari, politica, moda, sport, musica, film, shopping, relazioni tra persone, informazioni sulla vita quotidiana, contenuti religiosi, economia, amore, vita e morte.

Quando parliamo di moda, cibo, musica, giochi, parliamo di aspetti antropologici, ossia di come capire le persone nell’ambito della loro cultura. Quando le persone usano i social media per parlare di ciò che accade durante la guerra, o per parlare di politica, di malattie, di tasse, di gossip, di musica, stanno esprimendo i loro sentimenti, i loro pensieri, i loro desideri, la loro immaginazione, il loro atteggiamento nei confronti di ciò che accade nella loro vita.

Pertanto, credo che dobbiamo considerare Internet e i social media come parte integrante della nostra vita, come espressione ed estensione dei rituali umani. Penso che da questi rituali, da questi elementi antropologici e culturali, possiamo comprendere meglio ciò che sta accadendo nell’universo della comunicazione e nel mondo che cambia.

Quindi, Internet è un vasto mondo di rituali umani e culturali!!

Ma vi chiederete: e allora la tecnologia, i bit e i byte, le app, i protocolli internet, la fibra ottica, i satelliti? La velocità di Internet non è forse legata alla tecnologia? Cosa c’entrano, quindi, i rituali umani e culturali?

Naturalmente, la tecnologia ha un ruolo fondamentale in Internet.   Potremmo dire che la tecnologia è anche parte della cultura, ma non voglio entrare in questa complessa questione. Fondamentalmente, possiamo affermare che i rituali umani e culturali sono associati alla tecnologia. Non sono in contrasto! Gli esseri umani creano la tecnologia. La tecnologia è associata anche ad altre invenzioni come l’elettricità, la rete telefonica, le arti.

Diciamo semplicemente che ciò che costituisce Internet sono i rituali umani e le relazioni umane. Senza di essi, Internet sarebbe vuoto!

Gli esseri umani costituiscono Internet e i social media. Tutti i temi postati, discussi e condivisi in Internet hanno a che fare con le condizioni e le realtà umane!

Più recentemente, i segmenti di ricerca che stanno crescendo molto in questo settore sono l’etnografia digitale e la netnografia. I ricercatori stanno cercando di guardare a Internet e alla comunicazione digitale dalla prospettiva dei rituali. Ciò significa che Internet e il digitale non riguardano solo la tecnologia, ma qualcosa di più profondo e significativo.

Considerando questa visione di Internet come rete umana e culturale, possiamo cercare di trovare un punto di dialogo tra il digitale e la visione di Don Bosco del nostro ambiente rituale.

Come abbiamo detto in precedenza, i rituali umani e culturali permettono alle persone di comunicare tra loro, di esprimere le proprie idee, i propri sentimenti, di creare legami e di realizzare progetti insieme.  Ad esempio, l’educazione è un’espressione di rituali: andare a scuola ogni giorno, studiare una determinata materia, rispettare specifiche regole a scuola, seguire le procedure d’esame, partecipare alla cerimonia di consegna dei diplomi, i rapporti con l’insegnante, con i compagni di classe, ecc.

È interessante notare che i rituali coinvolgono solitamente l’ambiente e le altre persone.  L’ambiente è fondamentale per lo svolgimento dei rituali. Il rituale, a sua volta, richiede l’altro, crea relazioni e partecipazione, stabilisce legami affettivi, stabilisce un senso di appartenenza, permette alle persone di esprimere la propria libertà, i propri sentimenti, le proprie parole e i propri valori. Pensiamo ad esempio a una cerimonia di matrimonio.  In genere, questa celebrazione coinvolge la famiglia e gli amici. Pensiamo a una festa religiosa o civile: richiede un ambiente, dei simboli, una musica, un motivo per festeggiare, abiti, posture, ecc.  

L’ambiente della comunicazione è fatto in gran parte di relazioni umane! Non si tratta solo di un luogo geografico, ma ha a che fare con le relazioni umane. Come una famiglia: è l’amore tra il padre e la madre e i loro figli che crea l’ambiente, è il loro senso di appartenenza e ciò che li unisce come famiglia.

L’ambiente è come un grande mosaico ed è composto da vari elementi: spazio fisico, ambienti specifici, persone, attività, valori, simboli, relazioni umane. 

Proviamo ora a guardare a Don Bosco e a come ha creato un ambiente rituale molto efficace per l’educazione dei giovani.

Su cosa si fonda il Sistema Educativo di Don Bosco? Su diversi elementi. Per esempio, voleva uno spazio ampio per i suoi giovani, in modo che potessero correre, parlare, giocare e socializzare tra loro. Gli educatori dovevano essere sempre presenti come amici, per motivare, assistere, creare legami. Ha creato una sorta di rete di relazioni! Ha dato vita a un ambiente in cui i giovani potessero esprimersi attraverso i loro riti umani e culturali e religiosi (lingua, musica, sport, religione, amicizia, lavoro, studio).

Era una rete semplice, ma ricca di simboli (liturgia) e di suoni, musica, teatro, giochi, simboli cristiani (Via Crucis, devozione a Maria, Eucaristia, ecc.).  

Naturalmente, l’ambiente rituale di Don Bosco comportava studi da fare, competenze professionali da apprendere, cibo da ottenere e richiedeva un posto per dormire, per vivere, per amare! Tutte cose che potremmo definire riti umani!  Valori religiosi e culturali umani, codici, simboli, linguaggio per comunicare.

Sapendo che i rituali sono intrinsecamente parte dell’essere umano, Don Bosco ha utilizzato varie attività artistiche per creare una sorta di sistema di comunicazione, così da permettere agli studenti di fare esperienza delle cose, vedendo (lettura), ascoltando (musica), toccando (giochi), assaggiando (mangiare cibo).  

L’Oratorio è un ambiente composto da vari elementi, ad esempio gli spazi, le aule per lo studio e l’apprendimento delle abilità, la chiesa, il cortile, i quadri, la presenza degli educatori tra i giovani, i giochi, la musica.  

Per Don Bosco l’ambiente è essenziale per l’educazione poiché è il luogo privilegiato per sperimentare i valori umani e cristiani, il luogo dove si esprimono i riti umani e culturali.

In questo ambiente Don Bosco introdusse abilmente la religione, l’affetto, il dialogo, la presenza amichevole degli educatori tra i giovani, l’atmosfera familiare, Dio e la Beata Vergine.  Possiamo dire che l’ambiente forma, educa e incoraggia la comunicazione.

Internet è un ambiente. Il digitale è un habitat. La comunicazione nell’ambiente digitale è veramente un’espressione di rituali umani e culturali. Questo spiega perché gli esseri umani si connettono quotidianamente attraverso i loro smartphone su internet per leggere notizie, pubblicare video, ascoltare musica, guardare film, chattare sui social network, fare pubblicità, esprimere ciò che fa parte dei rituali umani.

In questo universo comunicativo, fatto di rituali umani e culturali, si colloca la persona umana con le sue virtù e i suoi vizi. E non possiamo ignorarlo.  Internet non è un luogo neutrale, pacifico e uniforme.  Rappresenta anche la realtà della vita, con i suoi dolori e le sue speranze.  

Umanizzare Internet ed evangelizzare oggi sulle reti sociali significa soprattutto conoscere e riconoscere la natura umana e i suoi rituali associati agli aspetti sociali, culturali e religiosi. In questi ambienti, con la comprensione della loro realtà culturale e rituale, possiamo dialogare con le persone affinché possano, dal loro luogo culturale e rituale, promuovere la giustizia, il rispetto, il dialogo, la pace e la fraternità.

Don Bosco è stato un educatore capace di capire il suo tempo e, comprendendo la realtà umana, culturale e rituale, ha saputo dialogare con i suoi giovani e presentare loro, nel loro ambiente, l’importanza di educare alla vita, agli altri e a Dio.

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