Italia – Intervista a don Alfred Maravilla, neoeletto Consigliere per le Missioni

(ANS – Torino) – Don Alfred Maravilla è tornato al Dicastero delle Missioni, ma stavolta non più come collaboratore, bensì come Consigliere. Filippino, con una lunga esperienza missionaria compiuta in prima persona, fino a poco tempo fa Superiore di una fiorente Visitatoria, don Maravilla in quest’intervista racconta i suoi sentimenti contrastanti e la prospettiva verso il suo nuovo incarico.

Come si sente ora?

Tutti mi chiedono come mi sento da neoeletto Consigliere Generale. La mia risposta è: “ho fatto del mio meglio per evitare questa elezione!” Dopo il mio servizio nel Dicastero, immaginavo di restare in via definitiva nella Visitatoria di Papua Nuova Guinea-Isole Salomone (PGS). Infatti, durante il processo di discernimento in vista dell’elezione dei membri del Consiglio generale, quando ho iniziato a rendermi conto che qualcosa stava per accadere, ho rifiutato esplicitamente la mia candidatura a Consigliere per le Missioni all’interno della Commissione Asia Est-Oceania perché, tra le altre ragioni, la nostra Visitatoria ha un serio bisogno di personale. 

A proposito, parliamo della Visitatoria PGS…

Il primo Superiore della Visitatoria, il mio predecessore, è stato in carica solo per 6 mesi, dato che poi è stato nominato vescovo. Quindi abbiamo davvero appena iniziato a porre le basi, le strutture e i sistemi per la nostra nuova Visitatoria. Alla fine sono stato candidato a Consigliere per le Missioni anche dalle Commissioni di altre 4 regioni. Così al primo scrutinio ho ricevuto 178 voti su 222 voti. Con questa elezione, in un istante, tutti i sogni e i progetti per PGS sono svaniti all’orizzonte, insieme al mio desiderio di rimanere missionario ad vitam in questa parte del mondo.

Quando la mia elezione è stata resa pubblica, don Dominic Kachira, Vicario di PGS, mi ha scritto per farmi le congratulazioni e ha aggiunto: “È il Superiore che viene chiamato altrove. Credo nello Spirito Santo, Egli saprà scrivere diritto anche sulle righe storte”.  Ancora faccio fatica a capire come… Quello che uno studente dell’università mi ha scritto in questi giorni racchiude in sé i miei sentimenti: “Non riesco a capire perché il Signore debba portarti via da noi!”

Come vede il nuovo incarico di Consigliere per le Missioni?

Ancora non comprendo i disegni di Dio per la mia vita. Ma la mia lotta interiore mi ha anche fatto capire che, in effetti, Egli è il Padrone del raccolto, mentre io non sono altro che un umile lavoratore nella vigna del Signore. Quindi è Lui che deciderà in quale campo mi manderà a lavorare. Ora Egli mi ha mandato a lavorare in un altro campo della sua vigna!

Le parole di Papa Francesco risuonano con forza nel mio cuore: “Lo Spirito Santo opera come vuole, quando vuole e dove vuole; noi ci spendiamo con dedizione ma senza pretendere di vedere risultati appariscenti. Sappiamo soltanto che il dono di noi stessi è necessario... Andiamo avanti, mettiamocela tutta, ma lasciamo che sia Lui a rendere fecondi i nostri sforzi come pare a Lui”. (Evangelii Gaudium, 279).

Questo sessennio (2020-2026) sarà segnato dal 150° anniversario della I Spedizione Missionaria Salesiana (1875). Il mio augurio è che ognuno abbia il coraggio di lasciare che lo Spirito Santo operi nei nostri cuori come vuole, quando vuole e dove vuole, affinché, animati dallo spirito missionario di Don Bosco, abbiamo il coraggio di uscire dalle nostre zone di comfort e procedano avanti. Grazie a questo spirito missionario, il carisma di Don Bosco è ormai profondamente radicato nella regione. È tempo che ogni Ispettoria, ricca e povera di personale, partecipi attivamente all'attività missionaria della nostra Congregazione. Ironia della sorte, solo una tale generosità missionaria manterrà vive le nostre Ispettorie, al servizio dei giovani poveri ed emarginati.

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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