Si tratta di un’importante collaborazione tra l’istituto Missionari Consolata e i Salesiani di Don Bosco. Le due Congregazioni hanno partecipato attraverso il prestito di oggetti delle collezioni dei due rispettivi musei: il Museo Etnografico e di Scienze Naturali “Missioni Consolata” di Torino e il Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco.
Secondo il progetto scientifico delineato da Elisabetta Gatto, antropologa, si è scelto di raccontare l’ambiente e le popolazioni dell’Amazzonia attraverso tre grandi tematiche: il fiume, la foresta e la “maloca”, ovvero la casa comunitaria.
Per ciascuna di queste sono stati selezionati gli oggetti tra quelli delle collezioni dei due musei che meglio le rappresentassero. Sono oggetti che parlano della vita quotidiana, della sfera rituale, ma che testimoniano l’incontro con i missionari: una vetrina, infatti, è stata dedicata al tema dell’inculturazione.
A cornice dell’esposizione ci sono i volti e i nomi di alcuni dei missionari che hanno vissuto con i popoli amazzonici. Per la Congregazione Salesiana sono state scelte le figure di Suor Maria Troncatti, FMA, missionaria tra gli Shuar in Ecuador dal 1922 al 1969; don Luigi Bolla, SDB, missionario dal 1953 per 30 anni con gli Achuar in Ecuador e 30 anni in Perù; don Luigi Cocco, SDB, missionario salesiano che ha vissuto dal 1951 al 1974 sulla Sierra Parima, in Venezuela.
Hanno collaborato al prestito anche il Museo Missionario Indios Cappuccini in Amazzonia (MUMA) di Assisi e il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, senza dimenticare gli oggetti della collezione del Museo Etnologico Vaticano “Anima Mundi” che ospita questa mostra temporanea.
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