Nel mese di agosto verrà lanciata infatti la produzione del programma “Te falta barrio” (Ti manca il quartiere), promosso dall’Ufficio di Comunicazione dell’Ispettoria e sostenuto dalla Delegazione di Comunicazione Sociale, dall’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo della Bolivia (OFPROBOL) e dall’ONG “VIA Don Bosco”.
“Te falta barrio” è un programma che ha preso per titolo un motto semplice e quotidiano. Sotto questo motto si tratta però di offrire una proposta di formazione a tutti gli adolescenti e i giovani a cui sarà offerto il programma. Il “barrio” è come viene comunemente chiamato il luogo in cui si incontrano per parlare, giocare, condividere le loro cose. In questo senso, il programma cercherà di introdurre un messaggio che parla di Dio in una realtà in cui la religione non è argomento di conversazione. “È una sfida per i protagonisti e per tutta l’équipe cercare di offrire una proposta che si avvicini alla realtà dei giovani e che possa trasmettere il messaggio cristiano in modo semplice, semplice e attraente”.
“Te falta barrio” cercherà di trasmettere ai giovani i messaggi del Catechismo della Chiesa insieme ad esperienze di significato sociale, il tutto adattato ai gusti visivi e tecnologici dei giovani che non hanno un’esperienza di fede. Portare il messaggio del Vangelo non passa mai di moda, ma è necessario adattarlo ai nuovi cortili frequentati dai giovani.
San Giovanni Bosco è stato definito “Padre e Maestro della Gioventù”: ha insegnato ai giovani la via del bene, consigliando loro di confessarsi e di ricevere una comunione frequente, e ha indicato loro l’amore per Gesù Eucaristia e Maria.
Tutti coloro che hanno partecipato al casting del 30 giugno sono stati invitati a collaborare in modi diversi al programma, in modo che nessuno resti escluso da questa iniziativa – e poi perché, consolidandoli come gruppo di giovani, sarà possibile creare nuove iniziative audiovisive dal valore sociale.
“Se Don Bosco fosse ancora vivo, sicuramente sarebbe presente tra le moderne tecnologie, nelle reti sociali e in un programma come quello che si sta progettando, che ha come obiettivo fondamentale quello di stare più vicino ai giovani” ha spiegato don Severino Laredo, Direttore della Casa Ispettoriale di Cochabamba.