I lavori si sono poi aperti con la presentazione del tema: “Il cammino della Congregazione e della Chiesa”, che è stato approfondito da don Fabio Attard, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile. Nel suo intervento don Attard ha ricordato le priorità del Capitolo Generale 27, e le ha riferite all’identità dei salesiani come “servi dei giovani”.
Proseguendo la mattinata, don Daniel García, del medesimo Dicastero, ha presentato il processo, gli obiettivi e la metodologia della Consulta Mondiale. “Questo incontro è il frutto di un processo che raccoglie le esperienze delle nostre Ispettorie e Regioni. Abbiamo riconosciuto le sfide, le risposte, le opportunità e i processi che dobbiamo attivare nella missione salesiana, nelle opere e nei servizi sociali a favore dei giovani a rischio”.
I partecipanti si sono poi incontrati in gruppi linguistici, hanno ascoltato e condiviso le sfide vissute da ciascuno, le opportunità e i processi, producendo poi una sintesi delle diverse realtà e condividendole poi nell’assemblea generale.
Da parte sua, la sig.ra Nele Louauge, belga, ha sottolineato “la ricchezza del lavoro salesiano tra i giovani a rischio”. Mentre Giovanni d’Andrea ha evidenziato che a colpirlo maggiormente nella prima giornata sono stati “la condivisione mondiale del lavoro dei salesiani con i più poveri… La speranza di poter servire, come fece Don Bosco, i più poveri, e il processo di realizzazione di questo progetto con maggiore consapevolezza in ogni nostra opera”.
Don Juan Carlos Quirarte, da Guadalajara, Messico, ha affermato che in tutte le Ispettorie “abbiamo sfide, opportunità e processi da attivare e tra i nostri Salesiani troviamo la forza per raggiungere questi obiettivi… È importante recuperare il nostro carisma di stare in mezzo ai più bisognosi”.
Don Thomas Padinjarayil, da Bangalore, India, ha invece sottolineato l’importanza del fatto che a questo incontro si rifletta sul lavoro in rete e la difesa dei minori.
“Durante questa giornata ho sperimentato la ricchezza di una Congregazione che è viva nel servizio dei più poveri – ha infine concluso don García – e ho notato che in tutto il mondo ci sono migliaia di salesiani e di laici che dedicano la loro vita a salvare i giovani”.