In totale sono state 12 le ONG rappresentate alla tre giorni di riunione, nella quale, oltre ai problemi affrontati dai bambini di strada, sono stati messi in luce anche i passi che i Governi potrebbero compiere per risolverli.
Nella prima giornata ai bambini è stata spiegata l’idea della consultazione; quindi sono stati divisi in gruppi e gli è stato chiesto, dapprima di rappresentare attraverso varie attività l’attuale situazione dei bambini di strada, e poi di condividere con gli altri gruppi quanto avevano preparato.
Il secondo giorno ha approfondito ulteriormente la questione dei problemi fronteggiati dai minori di strada: sia attraverso il ricorso al metodo de “l’albero della vita”, che ha permesso di mettere in relazione le radici, gli effetti e i sogni di un bambino di strada; sia con un intervento da parte di due membri del Comitato ONU sui Diritti del Fanciullo.
Le dinamiche del terzo giorno hanno spostato l’attenzione su ciò che le autorità potrebbero fare per migliorare la vita dei bambini di strada. Molti minori in questa occasione hanno fatto le loro proposte, a partire dalle loro esperienze e dai loro problemi; e a ciascuno è stato proposto un esercizio per generare un cambiamento nella condizione dei bambini di strada.
La consultazione si è conclusa con l’assicurazione da parte dei membri dell’ONU di portare avanti le istanze sollevate dai bambini e di agire nelle sedi opportune affinché siano date delle soluzione ai problemi dei minori di strada.