La casa d’accoglienza del programma “Girls Os” è l’unico rifugio temporaneo per ragazze minorenni vittime di abusi in tutta la Sierra Leone. Quando la casa venne distrutta dall’incendio, subito i salesiani si misero in moto per provvedere alla sua ricostruzione: immediatamente furono inviati appelli e richieste di aiuto ad aziende, banche, singoli individui e agenzie varie, per provvedere nel minor tempo possibile a ridare un’accoglienza stabile a quelle povere ragazze.
L’ONG salesiana “Don Bosco Mondo” di Bonn, in Germania, ha fatto il resto, completando il budget necessario per ultimare il progetto.
Quando, il mese scorso, l’edificio è stato riaperto, si è svolta una piccola cerimonia ufficiale, a cui hanno partecipato anche il Sindaco di Freetown, Yvonne Aki Sawyer, e diversi relatori che hanno lodato il buon lavoro del centro “Don Bosco Fambul” per i più bisognosi del Paese.
Il direttore del “Don Bosco Fambul”, don Jorge Crisafulli, SDB, ha ringraziato tutti i benefattori per il loro contributo alla ricostruzione del rifugio, e ha assicurato loro le sue preghiere. Poi, ricordando i concitati momenti del 27 maggio, ha affermato che è stato un miracolo se nessuna delle ragazze accolte presso il centro sia rimasta vittima o gravemente ferita, e ha ricordato in particolare la vicenda di Maria, l’ultima ragazza ad uscire dall’edificio in fiamme.
Il salesiano ha chiuso il suo discorso ricordando che il lavoro del “Don Bosco Fambul” è la risposta gioiosa ad una continua chiamata al servizio del prossimo, e che i Figli spirituali di Don Bosco sono sempre felici di dare speranza ai bambini e ai giovani più bisognosi.
L’ultimo intervento in programma nella circostanza è stato a carico di Nicky Spencer Coker, portavoce dell’organizzazione di professioniste e imprenditrici “Power Women 232”, che si è detta molto felice di poter vedere con i suoi occhi i progressi compiuti dai progetti salesiani per le ragazze vulnerabili, e ha donato articoli da toletta alle ragazze e ha promesso di sostenere sempre il centro d’accoglienza.