È la seconda volta che don Chaquisse visita la comunità Don Bosco Fambul, da quando è Consigliere regionale dell’Africa-Madagascar. A Freetown, don Chaquisse è stato accolto dai salesiani e dallo staff della comunità Don Bosco Fambul. Ha visitato i ricoveri dove sono ospitati i bambini a rischio, ha ascoltato le loro storie di sofferenze e abusi e di come il Don Bosco Fambul li ha aiutati a superare i traumi e a trasformare in meglio le loro vite.
Ha fatto visita, inoltre, ad un nuovo edificio, una costruzione che ospita un centro per terapie destinato ai giovani che hanno subito forti traumi. La struttura sorge in una tranquilla area chiamata “The Peninsula”, la penisola. Qui i bambini fanno un percorso di riabilitazione, sono in contatto con la natura e seguono una terapia specifica per superare i traumi.
Don Chaquisse, durante la messa mattutina, ha espresso apprezzamento per il grande lavoro che i Salesiani e gli assistenti sociali svolgono a supporto di questi bambini a rischio. Nel corso della visita, inoltre, don Chaquisse ha incontrato i membri laici del Don Bosco Fambul, ascoltando alcune loro esperienze e ricordando loro quali sono le linee guida della Congregazione Salesiana. Li ha incoraggiati a collaborare ancora con i Salesiani, per proseguire l’opera di Don Bosco nel raggiungere i più poveri e per rendere la Sierra Leone una vera terra missionaria.
Don Chaquisse ha poi visitato lo “Girl’s Shelter Plus”, che ospita ragazze un tempo costrette alla prostituzione, ma che ora sono state salvate dalla strada e che vengono aiutate a ricongiungersi con le proprie famiglie. Qui, don Chaquisse ha ricevuto in dono alcuni oggetti di artigianato, preparati per lui dalle ragazze.