Attualmente vi è una piccola comunità, con quattro Salesiani, quattro suore di San Paolo – una Congregazione locale fondata dal cardinale salesiano Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon – e 8 insegnanti volontari che lavorano part-time come istruttori del centro: sono cattolici, buddhisti e di altre fedi e collaborano tutti al servizio dei giovani.
Il centro conta diverse sezioni: Carpenteria (con 3 studenti), Saldatura (6), Elettrotecnica (4), Meccanica automobilistica (12), Sartoria (17) e corsi per Estetista (1).
Dal momento che il CFP si trova nella parte più settentrionale del Myanmar, nello Stato di Kachin, con una lunga e triste storia di conflitti armati, tra gli studenti ci sono anche diversi ragazzi orfani o nati in famiglie destrutturate.
D’altra parte, è invece motivo di orgoglio per i Salesiani osservare come 22 dei 25 ragazzi che si sono appena diplomati abbiano immediatamente trovato lavoro, mentre gli altri tre hanno deciso di tornare ad aiutare le loro famiglie nelle aree rurali.
I Salesiani hanno molti sogni futuri: “Vorremmo aggiungere una sezione per ragazzi e ragazze, possibilmente in Informatica. C’è anche bisogno di due nuovi edifici: uno per la biblioteca e la sala studio e un altro per il nuovo settore informatico. E abbiamo anche bisogno di libri di testo più adeguati per tutte le sezioni del CFP” afferma don Victor Nawki, responsabile della comunità.
Infine, la comunità spera anche di poter un giorno espandere il convitto, per poter ospitare più allievi e un maggior numero di quei diplomati che, pur avendo già trovato un lavoro, non hanno dove stare a Myitkyina e continuano a risiedere presso il centro salesiano.
“E, naturalmente, sogniamo anche un altro passo in futuro: trasformare il CFP in Scuola Tecnica Secondaria. Saremo felici di ricevere qualsiasi aiuto attraverso don Leo Mang, il nostro Economo ispettoriale” conclude don Nawki.
Fonte: AustraLasia