Nel sondaggio ricevuto in preparazione a quell’incontro, i missionari in Europa hanno espresso che la fonte primaria della loro gioia è la consapevolezza di aver risposto alla chiamata di Dio a condividere il Vangelo con i cittadini europei. L’apertura delle comunità salesiane che li accolgono, il benvenuto ricevuto nella loro nuova Ispettoria e lo spirito di reciproca apertura e di reciprocità contribuiscono a sostenere questa gioia.
Essi ritengono comunque che l’apprendimento della lingua e l’inculturazione siano le sfide più importanti per loro. E quando non si riesce a realizza quell’auspicata nuova presenza salesiana in risposta alle nuove esigenze, tra i nuovi missionari si genera una frustrazione.
Nello stesso sondaggio i Consigli delle Ispettorie che hanno accolto i missionari hanno sottolineano l’influenza positiva che i missionari hanno sul rinnovamento dell’Ispettoria. La loro presenza ha reso più internazionali le comunità e rafforzato l’esperienza dei Salesiani europei di appartenere ad una Congregazione mondiale, in cui la diversità è apprezzata come ricchezza.
La loro presenza ha pure reso i Salesiani europei più consapevoli della loro avanzata età e della mancanza di giovani salesiani. L’entusiasmo giovanile dei missionari, la loro gioia salesiana e la generosità hanno portato vivacità, vitalità, novità, freschezza, e giovinezza nelle comunità locali ed Ispettoriali. Grazie a loro i ragazzi possono di nuovo entrare in contatto con Salesiani giovani, con possibilità future per le vocazioni.
Don Daniel Federspiel, Ispettore della Francia-Belgio Sud, ha sottolineato che i missionari hanno ridato alla sua Ispettoria il coraggio di ripensare le opere esistenti e di lanciare nuove iniziative; e questi nuovi sacerdoti sono un segno concreto che il Progetto Europa comincia già a svilupparsi.