Martedì 9 maggio è stata la giornata più dinamica del congresso, nella quale i partecipanti hanno potuto conoscere di prima mano la cultura del Giappone e della Chiesa Cattolica giapponese, attraverso un pellegrinaggio a Chofu, per pregare sulla tomba del venerabile mons. Vincenzo Cimatti, SDB, e poi al Monte Fuji, dov’è presente una casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e nel 1964 è stata collocata una grande statua della Vergine.
Durante l’Eucaristia presieduta dal Delegato Mondiale per i Salesiani Cooperatori, don Giuseppe Casti, presso la parrocchia salesiana di Chofu, sono stati accolti nell’associazione 27 nuovi Salesiani Cooperatori: 15 Giapponesi, 2 Vietnamiti, 4 Filippini, 4 Cinesi e soprattutto i primi due Samoani. Nell’omelia don Casti ha sottolineato lo spirito e l’identità del Salesiano Cooperatore, ricordando l’importanza di collaborare in unione con la comunità ecclesiastica e sottolineando che “tutto è possibile con la presenza materna di Maria, la prima Cooperatrice di Dio nella storia della salvezza”.
In serata, di nuovo a Tokio, si è svolta l’ultima delle serate culturali, che ha mostrato la grande varietà e l’armonia delle tradizioni dell’Asia orientale e dell’Oceania.
Nella giornata conclusiva sr Lesley Sandigo, Delegato Mondiale delle FMA per i Salesiani Cooperatori, ha introdotto i lavori parlando su “l’arte dell’accompagnamento”. Ha fatto poi seguito la presentazione del Piano d’Azione ispettoriale (2017-2019) da parte di ciascun rappresentante ispettoriale e la condivisione di alcuni giovani adulti, ancora non parte dell’Associazione, che hanno partecipato all’evento parallelo al Congresso.
Infine, il signor Philip Yu, Consigliere Mondiale dell’Associazione per la regione Asia Est-Oceania, ha condiviso le Conclusioni del Congresso e il Piano d’Azione per il periodo 2017-2020. Egli ha sottolineato l’importanza di tradurre e studiare il Progetto di Vita Apostolica e le Linee Guida per la Formazione, rimarcando che ripensare la formazione è la priorità del prossimo triennio e che si sta valutando l’idea di elaborare un laboratorio di formazione regionale.
Inoltre ha evidenziato che i Salesiani Cooperatori devono fortificare la collaborazione con la Pastorale Giovanile Salesiana, e ha invitato ogni provincia a inviare un Delegato (SDB o FMA) e due membri al Congresso Mondiale previsto a Roma ad ottobre 2018.