Sotto la guida dell’Ispettore di AET, don Hailemariam Tesfay, e del Direttore dell’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo (PDO, in inglese), il salesiano coadiutore Cesare Bullo. sono state vissute delle giornate intense e piene di incontri e di lavoro per mettere insieme le risorse presenti in quell’Ispettoria, il lavoro del PDO e del VIS e le possibilità offerte dal cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa del governo italiano, un progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento che vede la collaborazione di imprese e realtà del Terzo Settore.

La visita alle opere di Addis Abeba (il centro “Bosco Children”, e quelli di Gotera e Mekanissa) e soprattutto la missione nella regione del Tigray, regione a nord dell’Etiopia, nelle opere di Adwa, Adigrat e Mekelle, sono stati il centro dell’impegno.

L’ambasciata italiana ad Addis Abeba ha offerto, oltre ad una cordiale accoglienza, un quadro operativo esaustivo dei progetti già in corso e delle necessità da loro rilevate soprattutto nella regione Tigray, che vive le conseguenze del conflitto che l’ha colpita dal novembre 2020 al novembre 2022.

L’incontro in Nunziatura e con il Vescovo di Adigrat, Mons. Tesfaselassie Medhin, ha messo davanti agli occhi le necessità pastorali e le urgenze su cui concentrare gli sforzi.

Sicurezza fisica, alimentare, di salute, l’immigrazione, le depressioni, le ansie e i disturbi da stress post traumatici sono i fronti sui quali operano i salesiani e i volontari, oltre alle ordinarie attività di scuola, formazione professionale, oratorio, assistenza per ragazzi di strada e pastorale parrocchiale.

“Sono in atto percorsi di accompagnamento che non si esauriscono in pochi mesi, ma che necessitano di un supporto continuo per diversi anni e di risorse, sia umane, sia economiche, durature nel tempo per produrre impatti significativi” ricorda in conclusione Mauro Pitzalis, Rappresentante del VIS per l’Etiopia.

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