Corea del Sud – Inaugurato a Seul il nuovo Centro di Comunicazione e Cultura “Don Bosco”

10 Dicembre 2024

(ANS – Seul) – Sabato 7 dicembre 2024, vigilia della Solennità dell’Immacolata Concezione, circa 50 persone tra Salesiani di Don Bosco e membri della Famiglia Salesiana si sono riuniti presso la Casa Ispettoriale di Shingil-dong, a Seul, per celebrare l’inaugurazione del nuovo Centro di Comunicazione e Cultura “Don Bosco” (DBCC, in inglese), presieduta dal Superiore dell’Ispettoria “Santi Martiri Coreani” della Corea del Sud (KOR), don Marcello Baek.

Il nuovo DBCC si propone di intraprendere una serie di attività nel campo delle comunicazioni sociali. Le sue iniziative comprenderanno la produzione di video, la diffusione digitale e via internet, la diffusione di informazioni interne ed esterne, nonché eventi e scambi giovanili nazionali e internazionali, tra cui la prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Seul 2027.

Il Centro di Comunicazione e Cultura “Don Bosco” vanta già una ricca storia all’interno dell’Ispettoria KOR, e tuttavia necessitava di una rivitalizzazione. Nel 1994, infatti, era stata costituita la comunità, con il proprio nome e un impegno attivo legate alla comunicazione sociale. Tuttavia, dopo aver perso la sua presenza a causa della riorganizzazione delle comunità ispettoriale e di diversi altri fattori, la sua visibilità era diminuita, fino alla chiusura della comunità. Successivamente, le sue funzioni sono state assegnate a singoli religiosi, fatto che ha generato un ulteriore declino del suo impatto. Dopo alcuni anni di attività limitata, il Consiglio Ispettoriale ha riconosciuto l’importanza del centro e ha deciso di rivitalizzarlo nel gennaio 2024, decidendo anche di collocare alcune delle sue strutture nella scuola professionale, che nel frattempo era stata chiusa a causa di una significativa diminuzione delle iscrizioni degli studenti.

Per tre mesi sono stati effettuati ampi lavori di ristrutturazione per adattare le strutture alle attività specifiche del centro. È stato anche installato un grande muro a LED (6 x 3 metri), che ha migliorato l’attrattiva dello spazio per i giovani di oggi, sia in termini di design, che di funzionalità.

“Mi aspetto che il Centro di Comunicazione e Cultura aiuti i giovani di quest’epoca a ‘gustare il sale’. Chiedo che diventi una fiaccola per chi ha fame di speranza, trovando il modo di avvicinarsi ai giovani che vivono nella cultura digitale, creando in essa l’oratorio di Don Bosco e mettendolo a disposizione dei giovani” è quanto ha espresso don Baek nell’omelia della celebrazione inaugurale.

Il luogo in cui si trova la DBCC è quello in cui per 60 anni ha funzionato il Centro di Formazione Professionale in Ingegneria Meccanica, che dà forza ai giovani svantaggiati. È un luogo che è stato un faro per innumerevoli giovani che vi sono passati, per superare la povertà e per diventare buoni cristiani e onesti cittadini, in grado di affermarsi nella società. Ora l’Ispettoria spera che nel medesimo luogo, questo nuovo DBCC sappia illuminare nuovi percorsi in grado di sintonizzarsi con i giovani di oggi.

“In un momento in cui l’Intelligenza Artificiale sta iniziando a penetrare profondamente nelle nostre vite, è assolutamente necessario rafforzare l’educazione umanistica. Non potremo mai battere l’IA con un’educazione che produce solo risposte orientate all’utile. La Chiesa deve guidare e accompagnare i giovani affinché possano vivere la loro univoca identità”. È quanto ha sottolineato il professor Kim Thomas Aquinas Sang-ho, che prima della cerimonia di benedizione ha tenuto una conferenza sul tema “L’educazione giovanile della Chiesa nell’era dell’IA”.

Secondo il docente, uno dei massimi esperti nel campo di IA, essa ci fornirà molto tempo extra, quindi una pista di lavoro per l’educazione potrà essere certamente quella di coltivare l’attitudine salesiana a favorire il buon uso del tempo libero. Da questo punto di vista, ha diagnosticato che la direzione del DBCC è chiara. Riflettendo sul contesto storico, il professor Kim ha osservato: “Nell’era industriale, la formazione in ingegneria meccanica era indispensabile, e i salesiani hanno risposto alle esigenze di quell'epoca in modo ammirevole. Ora, all'alba della quarta rivoluzione industriale, la Società Salesiana si trova di fronte a una nuova sfida: illuminare come un faro il cammino dei giovani di oggi. Credo che il Centro di Comunicazione e Cultura ‘Don Bosco’ sia pronto ad affrontare queste nuove sfide”.

I membri della Famiglia Salesiana che hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione hanno espresso grande gioia per la nascita del nuovo centro, e allo stesso tempo hanno pregato insieme nella speranza che diventi una nuova forma di oratorio e che sia un punto di riferimento per dei nuovi approcci pastorali al passo con i tempi.

Fonte: AustraLasia 

InfoANS

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