Gli Esercizi Spirituali dell’Ispettoria ungherese, tenutisi dal 20 al 25 ottobre 2024, sono stati incentrati sul tema “Essere Don Bosco per i giovani di oggi”, e hanno avuto luogo presso la casa salesiana per ritiri di Péliföldszentkereszt, che ha offerto il contesto migliore per la settimana di raccoglimento e introspezione, riflessione e rinnovamento spirituale.
Il programma degli Esercizi Spirituali ha previsto per ogni giorno la preghiera mattutina delle Lodi, seguita da meditazioni approfondite guidate da Don Chávez e la Messa comunitaria, celebrata dai sacerdoti salesiani ungheresi e arricchita dalle omelie dello stimato direttore del ritiro.
Le meditazioni offerte durante la settimana hanno approfondito una serie di temi profondi, tra cui: l'esperienza di Dio; il carisma salesiano; l'evangelizzazione; il Sogno dei Nove Anni di Don Bosco; Gesù, il Buon Pastore; la vita fraterna; l'ascolto della Parola di Dio; i consigli evangelici; la vita consacrata; il salesiano nel sogno dei dieci diamanti; il Magnificat: una visione di speranza.
Oltre al programma formale, i partecipanti sono stati invitati a impegnarsi in varie pratiche di pietà, come la Via Crucis, la Via Lucis, l’adorazione eucaristica e la recita del Rosario.
Gli Esercizi Spirituali di quest’anno hanno rappresentato una pietra miliare nella storia dell’Ispettoria ungherese, poiché è stata la prima volta che un Successore di Don Bosco ha guidato un ritiro per la comunità ispettoriale. “La presenza e la guida di Don Chávez sono state preziose per ispirare tutti noi partecipanti ad approfondire il nostro impegno nella missione salesiana e a vivere l’eredità di Don Bosco nel mondo di oggi” ha affermato il Segretario ispettoriale di UNG, il salesiano coadiutore Géza Nadudvari.
A completamento della ricca settimana di spiritualità, sabato 26 ottobre, in occasione del 110° anniversario della nascita del Beato Stefano Sándor, presso la Sede Ispettoriale di Óbuda, ha avuto luogo la Giornata della Famiglia Salesiana dell’Ungheria.
Una Messa solenne, celebrata nella Cappella di Maria Ausiliatrice, ha segnato l’inizio della giornata. Presiedendo la Messa, Don Chávez ha tenuto una profonda omelia, sottolineando l’interconnessione della vita umana con il piano divino e rimarcando l’importanza di discernere il proprio scopo nel mondo attraverso la guida di Dio, e di vivere una vita radicata nell’amore.
I festeggiamenti sono proseguiti presso il Centro Comunitario “Don Bosco”, dove Don Chávez ha tenuto una relazione nella quale ha approfondito la crescita e la missione della Famiglia Salesiana. Ha messo in luce l’importanza di coltivare le vocazioni dei giovani e di metterli in grado di vivere una vita soddisfacente. Infine, ha evidenziato l’identità carismatica della Famiglia Salesiana e il suo impegno per la crescita spirituale, l’educazione e l’evangelizzazione.
La giornata è proseguita poi con una toccante commemorazione del Beato Stefano Sándor al Clarisseum, durante la quale i partecipanti hanno pregato, cantato inni e ascoltato le riflessioni delle varie personalità salesiane intervenute all’assemblea, come l’Ispettore di UNG, don János Andrásfalvy. E l’evento si è concluso con la recita di una catena di preghiera per Stefano Sándor e una riflessione comunitaria sulla sua vita e la sua eredità.
Come ha ben sintetizzato un post sui social media: “Non c’è regalo di compleanno più bello di questo!”. La Famiglia Salesiana ungherese, ispirata dalla vita e dal martirio del Beato Stefano Sándor, continua a portare avanti la sua eredità di fede, speranza e amore.
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