“Con il cuore pesante per quanto sta accadendo in questi giorni a Valencia, vi scrivo per informarvi, in mezzo a tanti messaggi e slogan che arrivano attraverso i vari media e social network, sulla situazione delle nostre presenze salesiane in quella zona. Dalle Ispettorie della nostra Regione Mediterranea, e anche da altre in Europa, hanno chiesto informazioni sulla nostra situazione e da lontano ci ricordano nella preghiera”, ha condiviso don Fernando Miranda, Superiore dell’Ispettoria di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX), con sede a Siviglia, in un comunicato in cui ringrazia per la vicinanza e la preoccupazione per i fatti accaduti.
“In questi giorni sono stato in contatto con i Direttori delle case di Valencia. Strutturalmente, non hanno subito alcun danno, poiché l’opera ‘San Antonio Abad’ si trova nella parte nord della città, e nemmeno ‘San Juan Bosco’, che si trova nella parte sud della città, grazie al nuovo grande alveo del fiume Turia, è stata colpita. Entrambe le case, con tutti i loro ambienti, si sono mobilitate in modo solidale per aiutare, come volontari, caricando e scaricando camion con vari aiuti e anche partecipando alle ‘inondazioni di solidarietà’ che hanno portato migliaia di persone nelle zone colpite per aiutare. A ciò si aggiunge il lavoro di accoglienza, ascolto e vicinanza alle famiglie che hanno perso persone care o l’attività che era il loro sostentamento. Entrambi i Direttori hanno sottolineato il diffuso senso di tristezza, perdita e dolore che si manifesta in tanti modi diversi”, ha continuato.
Le case salesiane di Valencia sono state costrette, su richiesta del Comune, a sospendere le lezioni per evitare gli spostamenti della popolazione e facilitare i lavori di soccorso. Dal 31 ottobre sono in contatto con il Comitato di Emergenza della Caritas di Valencia “per coordinare le diverse risposte in base alle necessità”, come ha spiegato Mercedes Ayza, Coordinatrice Pastorale dell’opera San Antonio Abad di Valencia. Da parte sua, il Delegato per la Comunicazione del centro San Juan Bosco, Rafael Gomar, ha spiegato che hanno trascorso l’intero fine settimana a raccogliere cibo, riempire furgoni e inviarli alle zone colpite. Inoltre, su richiesta del Dipartimento dell’Educazione, le scuole accoglieranno temporaneamente gli alunni delle zone più colpite dalla DANA, non appena riprenderanno le attività didattiche.
“Ho parlato anche con il Direttore della casa di Godelleta, che si trova in una delle zone colpite – ha proseguito nel suo messaggio l’Ispettore SMX –. A parte l’acqua che è entrata in un primo momento e la caduta di alcuni alberi, non ha subito grossi danni. Poco distante, invece, alcune zone e case sono state colpite dall’improvviso innalzamento di alcuni torrenti. A Godelleta, la tempesta ha sorpreso un gruppo di giovani della FISAT (organismo che gestisce i progetti sociali dei Salesiani nella Comunità Valenciana, NdT), che si trovavano lì con i loro educatori. Hanno dovuto rimanere in casa finché non sono riusciti a tornare a Valencia il giorno successivo, ma non hanno subito danni. Inoltre, grazie al loro aiuto, l'acqua che è entrata nella parte inferiore della casa ha potuto essere drenata più rapidamente”, ha spiegato, insistendo sul fatto che nessuna delle case salesiane nelle Province di Cadice e Castellón, dove pure è piovuto abbondantemente e che erano in stato di allarme rosso, ha subito danni. Lo stesso vale per quelle nella Comunità Autonoma della Catalogna, dove si è spostata l’allerta nelle ultime ore.
Tra le numerose iniziative di solidarietà che si sono sviluppate nelle ultime ore, spicca il protagonismo dei giovani e la loro preoccupazione di rendersi utili in questo complesso contesto. La Federazione dei Centri Giovanili della Comunità Valenciana sta gestendo il lavoro dei volontari delle presenze salesiane, insieme alla Consulta Giovanile Valenciana, per agire in coordinamento con le amministrazioni comunali colpite. Anche la Fondazione FISAT ha chiamato i suoi volontari a contribuire alle operazioni di pulizia. Sabato 2 novembre, insieme a migliaia di persone, tutti questi giovani si sono recati alla Città delle Arti e delle Scienze per essere distribuiti nelle diverse zone colpite.
Numerose sono state le espressioni di solidarietà da tutta la Spagna. A pochi chilometri di distanza, da località come Burriana, Alicante o Elche, o a migliaia di chilometri di distanza, da città e case come Úbeda, Linares, Rota, Cadice, Malaga, Villamuriel de Cerrato, Pamplona, Guadalajara, Barakaldo, Alcalá de Henares, Puertollano o Ciudad Real – solo per citarne alcune – sono state realizzate iniziative a favore della popolazione colpita: raccolte di cibo o di materiali per la pulizia, di acqua in bottiglia, di sacchi a pelo o prodotti per l’igiene personale, di cibo per animali domestici e di altri beni di prima necessità. Anche iniziative come la vendita di dolci o la raccolta fondi durante diversi eventi hanno focalizzato l’attenzione su questo scopo.
“Ora è il momento di continuare ad aiutare come stiamo facendo. Come abbiamo fatto in altre occasioni in cui la sfortuna ha colpito delle persone. In primo luogo, non dimenticando chi sta soffrendo lì, collaborando alla raccolta e all’invio di beni di prima necessità: cibo, vestiti, scarpe... sempre in dialogo con le organizzazioni che possono fornire indicazioni sul tipo di aiuto più urgente e che sono canali affidabili per far arrivare gli aiuti. Dal punto di vista economico, essendo il modo più efficace per garantire l’aiuto diretto in loco, raccomandiamo di convogliare gli aiuti verso le organizzazioni, preferibilmente attraverso la Caritas. Come in tanti altri luoghi, la solidarietà è una corsa a distanza contro l’oblio, la normalità e la routine che finiscono per cancellare dalla nostra memoria ciò che accade lontano da noi”, ha aggiunto don Fernando Miranda nel suo messaggio, ringraziando il coordinamento svolto in queste prime, decisive ore.
Merita di essere sottolineato anche l’impegno delle presenze salesiane, unite nella solidarietà e nella preghiera. Un ricordo speciale è stato fatto anche all’inizio del Congresso dei Centri Giovanili che si è tenuto lo scorso fine settimana a El Campello, con un gesto intitolato: “Un incoraggiamento per tutte le persone colpite”. Tra i messaggi di sostegno è stato scritto: “Forza e fede, tutto sarà ricostruito con mattoni d’amore”.
“In mezzo a tanto dolore, rifulge la presenza di tante persone che accorrono per aiutare in tanti modi diversi. Molte di queste persone sono giovani, anche intere famiglie che non riescono a rimanere impassibili e si lasciano coinvolgere da quanto sta accadendo. La speranza continua a battere, e sempre più forte, anche in mezzo a tanto dolore. Dio non dimentica il suo popolo che soffre e piange”, ha concluso don Miranda.
Papa Francesco si è unito alle numerose espressioni di solidarietà e sostegno per coloro che sono stati colpiti dalla DANA in Spagna, in quella che è una delle più devastanti catastrofi climatiche della storia nazionale recente, che ha causato centinaia di morti e numerosi dispersi. In un videomessaggio, il Sommo Pontefice ha voluto manifestare la sua vicinanza alle vittime. Anche le presenze salesiane hanno trasmesso il loro sostegno e la loro solidarietà con diverse iniziative e la loro preoccupazione per tutte le persone colpite.
Comunicazione Salesiana
Fonte: Salesianos.info
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