Gambia – Una nuova presenza missionaria ravviva la vitalità degli inizi

04 Settembre 2024

(ANS – Kunkujang) – Nei giorni 1 e 2 settembre 2024 don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni salesiane, è stato in visita di animazione missionaria in Gambia. Accompagnato da don Jesus-Benoit Badji, Superiore dell’Ispettoria “Nostra Signora della Pace” dell’Africa Occidentale Nord (AON), don Maravilla ha incontrato la comunità salesiana per condividere i piani di sviluppo futuro della giovane presenza salesiana nel Paese.

I Salesiani sono arrivati in Gambia neanche sei anni fa, nell’ottobre del 2018, su invito del vescovo locale. La comunità pioniera, composta da quattro Figli di Don Bosco provenienti da quattro diversi Paesi, risiede a Kunkujang, un villaggio a maggioranza cristiana. Il Vescovo ha affidato loro temporaneamente alla comunità la parrocchia, con 25 villaggi e 13 comunità di villaggio cattoliche. I salesiani sono anche cappellani delle 5 scuole cattoliche e dei 7 asili nido della parrocchia. Qualche anno fa i salesiani hanno aperto anche un oratorio, il “Don Bosco Youth Centre”: è stata una novità assoluta per la Chiesa locale in Gambia. Inoltre, insieme all’Ispettore e ai suoi confratelli, don Maravilla ha visitato il terreno acquistato in previsione di un futuro nuovo apostolato.

Il Gambia è il più piccolo Paese dell’Africa continentale. La sua superficie, di 11.300 chilometri quadrati, è circondata dal Senegal su tutti i lati, ad eccezione della parte occidentale, che confina con l’Oceano Atlantico. La sua economia è dominata dall’agricoltura, dalla pesca e soprattutto dal turismo. Della popolazione totale di 2.769.075 abitanti, il 96,4% è costituito da musulmani, il 3,5% da cristiani e lo 0,1% da seguaci di religioni tradizionali.

Durante la “buonanotte salesiana” il Consigliere Generale per le Missioni si è congratulato con la comunità, perché “una nuova presenza missionaria fa rivivere la vitalità degli inizi del nostro carisma. Perciò una nuova presenza nell’Ispettoria è importante, perché porta un rinnovato entusiasmo tra i confratelli dell’Ispettoria. Allo stesso modo, i pionieri missionari hanno il privilegio unico di radicare il carisma di Don Bosco in un nuovo contesto”. Don Maravilla ha inoltre sottolineato che “è importante che la comunità dialoghi e discerna insieme con l’Ispettore e il suo Consiglio come essere dinamicamente fedele al carisma di Don Bosco, pur sviluppando un’iniziativa che sia rilevante ai bisogni del contesto giovanile locale e attuale”.

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