Don Sebastian Vanathian, dell'Ispettoria salesiana di India-Chennai, ha tenuto il discorso di apertura su “Attualità e futuro della visione di Don Bosco nella pastorale sociale salesiana in India”, mentre don Solomon Kulandairaj, sempre di Chennai, ha presentato il documento: “Contestualizzare il sogno di Don Bosco nel contesto indiano”. Questi due interventi hanno dato un taglio tipicamente futurista e salesiano ai lavori delle due giornate. Il discorso di Yogendra Yadav, eminente intellettuale, intitolato “Politicizzazione democratica, pressione pubblica e azione sociale in India – Post elezioni 2024” ha presentato invece una chiara direzione per quanto riguarda le sfide future per rafforzare il processo democratico in India.
Il dottor Vijay Gudavarthy, dell’Università Centrale di Hyderabad, attraverso la sua illuminante conferenza sul tema “Politica economica e sociale, giustizia sociale e sviluppo umano – Progresso e problemi verso il 2047”, si è concentrato sulle problematiche governative, specialmente sulla mancanza di azioni concrete nei confronti dei poveri. La sessione di Varghese Theckanath, SDB, sul tema “Contestualizzare e rendere rilevante la vita religiosa e la missione nel contesto indiano” ha sfidato i partecipanti a reimmaginare la vita religiosa e la missione nel contesto dell’India di oggi.
I vari panel, distribuiti nelle due giornate, hanno evidenziato la rilevanza dei movimenti politici e subalterni, il networking con le società civili, l'advocacy presso il governo per i giovani a rischio, il processo di empowerment attraverso il movimento “Neighbourocarcy”, il rafforzamento delle società tribali, le questioni relative al lavoro dei migranti e la sfida dell'apostolato familiare.
Un ringraziamento è andato infine a don Francis Bosco, Referente Nazionale del “Salesian Social Forum” (SSF), a don Thumma Prathap, Coordinatore Locale dell'evento e a tutti i Referenti Ispettoriali, i cui continui e meticolosi sforzi di pianificazione e organizzazione hanno reso l'evento un autentico esercizio fecondo per sognare insieme ai poveri e per continuare a guardare avanti.