Italia – “Rimanete in me, io in voi”: IV edizione del Seminario di Approfondimento sulla Centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano

29 Luglio 2024

(ANS – Roma) – Dal 24 al 27 luglio 2024, presso la casa salesiana “San Tarcisio” in Roma, 13 salesiani (11 sacerdoti e 2 coadiutori) si sono incontrati per la quarta edizione del Seminario di Approfondimento sulla Centralità dell’Eucaristia nel carisma salesiano, a partire dagli scritti e dalla testimonianza della Serva di Dio Vera Grita, Salesiana Cooperatrice. L’incontro, coordinato da don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha concluso l’iniziativa online di approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione “Sull’urgenza di fare del ‘Da mihi animas, cetera tolle’ una realtà nell’annuncio del Vangelo”, organizzata dal Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” e dalla Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) - Settore Formazione.

Nella giornata di giovedì 25 luglio, due relazioni hanno mostrato l’intimo rapporto tra il messaggio dell’Opera dei Tabernacoli Viventi e la vita della Serva di Dio Vera Grita. La dott.ssa Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione Generale, ha trattato della “Vita eucaristica a partire dalla Positio di Vera Grita”, mostrando come la vita stessa della Serva di Dio rappresenti un messaggio eucaristico. Nel pomeriggio la dott.ssa Maria Rita Scrimieri, Coordinatrice dell’Associazione Opera dei Tabernacoli Viventi, ha offerto alcune chiavi di lettura dell’Opera stessa, sottolineando il tema dell’unione con Dio e il valore dell’offerta della vita in comunione con il sacrificio redentore di Cristo.

Nella mattinata di venerdì 26 c’è stata la relazione del dott. Ignazio Punzi, psicoterapeuta, che ha parlato dell’“Eucaristia: antropologia di un sacramento. Per una lettura antropologica dell’Eucaristia a partire dal ‘Portami con te’”. La giornata ha avuto poi un momento celebrativo presso la basilica del Sacro Cuore dove è stata celebrata l’Eucarestia all’altare di Maria Ausiliatrice, nel ricordo del bicentenario del sogno dei nove anni.

C’è stata anche la grazia di un incontro fraterno con il Rettor Maggiore, il Cardinale Ángel Fernández Artime, che nel suo saluto, tra l’altro, ha detto: “Sono convinto che il nostro cammino come Congregazione, e anche come Famiglia Salesiana, non dipende e non dipenderà da nessun piano strategico, da nessuna metodologia dell’ultimo momento, dall’ultima tecnica di animazione… Lo dico con profonda convinzione: vedendo la Congregazione nel mondo si fa tantissimo bene, riusciamo veramente ad essere mediazione per salvare nel senso più ampio tante vite… Però se una cosa ci manca, e ne sono convinto, è questa: ci manca più profondità spirituale; ci manca più preghiera; ci manca più contemplazione dell’Eucaristia, adorazione dell’Eucaristia… Allora in questo senso io vi dico e vi incoraggio a continuare nella vostra vita personale ad approfondire la riflessione sull’Eucaristia, la riflessione su ciò che il Signore chiede a noi, anche come Salesiani, la riflessione sull’adorazione, sul messaggio del Sacro Cuore a Vera Grita e fare tutto quello che ci mette in una realtà dove i tempi di Dio si faranno sentire”.

Nel pomeriggio c’è stata la visita alla Basilica di San Gioacchino nel quartiere Prati. In questa chiesa, dove Vera Grita venne battezzata il 14 dicembre 1923, il gruppo dei partecipanti ha rinnovato le promesse battesimali.

Nella giornata conclusiva di sabato 27 il sig. Paolo Zini, salesiano coadiutore e docente di Filosofia, ha presentato il tema “Il grano macinato dell’Eucaristia nella vita di Vera Grita. Una grammatica sacramentale”, mostrando come anche Vera Grita non abbia “testimoniato la verità del Regno con le sole parole e neppure soltanto nella sollecitudine per una forma specifica di missione evangelica, ma con ciò che accade nella sua vita, addirittura nella misteriosa complicità del mondo e delle persone, della natura e delle cose, delle circostanze e degli avvenimenti”.

Infine, don Francesco Marcoccio, nominato recentemente dal Rettor Maggiore Coordinatore del Centro Studi Opera dei Tabernacoli Viventi, ha fatto il punto del cammino svolto in questi anni e tracciato alcune linee per il futuro. Nella condivisione che ne è seguita è stata manifestata la volontà di vivere come salesiani un’esperienza di comunione fraterna che metta al centro l’Eucaristia, nella convinzione che l’approfondimento teologico e spirituale dell’Eucarestia attraverso la meditazione dei messaggi di Gesù a Vera Grita aiuti a interiorizzare la spiritualità eucaristica vissuta da Don Bosco. In tal modo, il ‘Portami con te’ con cui Gesù si rivolse a Vera Grita diviene esperienza di comunione e amicizia profonda col Signore, che si fa missione e si traduce – come Gesù stesso insegna alla Serva di Dio – in un ‘Portami da tutti’”.

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