“Ci lasciamo alle spalle (e ci portiamo nel cuore) quattro giorni meravigliosi ricchi di intense esperienze nella regione di Tiruchy. Oggi ho potuto gustare veramente l’incontro che abbiamo avuto con diverse centinaia di bambini e bambine, piccoli e adolescenti, accolti nelle nostre case salesiane, sia dei Salesiani che delle Figlie di Maria Ausiliatrice. C’erano là 72 bambini accolti nelle nostre case, pensate soprattutto per accogliere quelli che sono nati contagiati dall’Aids. È stata una meraviglia stare un po’ di ore con loro”.
Con questi minori, maschi e femmine, tutti di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, minori tolti dalla strada, strappati a situazioni di rischio molto gravi, il Rettor Maggiore ha celebrato l’Eucaristia e partecipato ad un atto culturale che, con un po’ di anticipo, ha voluto celebrare la Giornata internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (che ufficialmente cade il 20 novembre).
L’incontro ha lasciato il segno, sicuramente per il Rettor Maggiore, che commenta: “Noi, Famiglia Salesiana, Salesiani di Don Bosco, Figlie di Maria Ausiliatrice, siamo nati carismaticamente per loro, per i più umili. Non c’è dubbio. Mi sono sentito felice nel vedere i nostri fratelli e le nostre sorelle felici in questo loro ‘donarsi’. E sentivo che questi volti e queste storie di vita mi parlavano tanto.
Sicuramente sempre continueranno ad esserci dolore, solitudine e povertà. Però con il nostro contributo forse potremo fare la differenza.
Questo è tutto quello che sto vivendo e provando in India”.
Su ANSFlickr sono presenti numerose foto del Rettor Maggiore nelle Ispettorie di Tiruchy e Hyderabad.