Italia – Inaugurazione della mostra sul Sogno dei 9 anni al “Museo Casa Don Bosco” di Torino-Valdocco

23 Maggio 2024

(ANS – Torino) – Ha avuto luogo nel pomeriggio di mercoledì 22 maggio, antivigilia della Festa di Maria Ausiliatrice, l’inaugurazione della mostra temporanea sul Sogno dei 9 anni di Don Bosco, presso il Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco. Il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, affiancato dai partecipanti alla Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, ha preso parte alla cerimonia, insieme ad altre personalità salesiane e del mondo della cultura.

La mostra, ideata e curata dalla dott.ssa Ana Martín García, Coordinatrice Generale del Museo, ripercorre a 200 anni di distanza la storia di questo straordinario sogno profetico, grazie alla rappresentazione iconografica nelle arti, e illustra la risonanza del sogno oggi. Insieme alle fotografie storiche, si presentano opere e oggetti tra la beatificazione (1929) e canonizzazione (1934) di Don Bosco, momento in cui inizia la rappresentazione del sogno nelle arti.

In apertura della cerimonia, la dott.ssa Martín, ha ringraziato i vari e illustri ospiti presenti, e ha parlato dello scopo celebrativo di questa mostra, ma anche della volontà di rintracciare l’attualità di quel sogno ancora oggi; e ha sottolineato il valore peculiare dell’esposizione, che presenta per la prima volta una significativa selezione di tavole rappresentative del sogno commissionate dall’Editrice salesiana Elledici a partire dal 1941, diffuse poi in diverse pubblicazioni, supporti e lingue in tutto il mondo. “Pensiamo a quanti altri sogni, progetti, preghiere, vocazioni e iniziative possono aver dato origine questi lavori!” ha osservato la curatrice della mostra.

Successivamente ha preso la parola il Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice, don Michele Viviano, è intervenuto alla cerimonia, segnalando la rilevanza della presenza nella mostra, oltre che dei pannelli dell’Elledici, anche di alcuni preziosi reperti della storia di Don Bosco messi a disposizione dalla basilica – come, ad esempio, una stola storica di Don Bosco ricamata per lui dalle Figlie di Maria Ausiliatrice. 

Poi è intervenuto don Valter Rossi, dell’Editrice Elledici, il quale ha rimarcato ulteriormente l’importanza delle tavole illustrate salesiane per la loro incisività nel creare l’immaginario collettivo a proposito del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco e anche del Santo dei Giovani stesso. Poi, con riferimento ai lavori che hanno portato alla selezione delle opere e al grande archivio di materiali grafici di valore che l’editrice salesiana tuttora possiede, ha aggiunto. “Spero che questa mostra dia il via ad un lavoro di ricerca che permetta di scoprire gli altri e numerosi tesori che sono in nostro possesso e di cui magari nemmeno noi siamo ben consapevoli”.

Don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, nonché Presidente dell’Editrice Elledici, da parte sua ha osservato: “Il sogno di Don Bosco è un evento, ma questa mostra fa in modo che questo sogno venga reso visibile in tanti modi diversi”. Quindi, ha messo in luce l’opera di discernimento adoperata da Don Bosco, dai suoi successori, da tanti salesiani nel mondo, per correttamente “interpretare” e portare avanti quel sogno, al fine di esortare tutta la Famiglia Salesiana – ben rappresentata da tanti dei suoi Superiori – a portare avanti quest’azione di discernimento per mantenere sempre vivo quel primo sogno originario.

Infine, il Rettor Maggiore, con un breve messaggio, ha ringraziato tutti gli organizzatori e collaboratori di questo progetto e ha rimarcato la presenza all’inaugurazione di ben 16 Superiori Maggiori o Responsabili dei vari gruppi della Famiglia Salesiana – che insieme ai loro vice o delegati comprendevano un totale di circa 50 personalità della Famiglia Salesiana. “Sono davvero emozionato di poter ammirare questa mostra e di poter vedere gli originali di quei cartoni e disegni che vedevo da piccolo in quelle che noi chiamavamo ‘Filminas Don Bosco’!”

“E voglio osservare un’ultima cosa – ha concluso –: tante cose diventano possibili quando le persone danno del loro meglio e collaborano tra loro. Questa mostra davvero merita. Grazie a tutti!”

La cerimonia si è poi conclusa con il taglio ufficiale del nastro e la premiazione a quattro dei vincitori del concorso fotografico associato alla mostra. Per tutto il pomeriggio, poi, numerosi visitatori hanno affollato i vari ambienti del Museo Casa Don Bosco per la visita alla mostra.

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