Quindi, a nome dei 77 Salesiani professi e dei 5 novizi della Visitatoria del Myanmar, il coadiutore Steven Tuang Lian Pau ha accolto il X Successore di Don Bosco: “siamo orgogliosi di essere il primo amore del giovane sacerdote Don Bosco! I nostri confratelli con orgoglio hanno presentato con una breve scenetta come Don Bosco desiderasse partire missionario per l’allora Regno di Ava, attuale Myanmar. La tua visita è il compimento del primo desiderio del giovane Don Bosco!” ha affermato, ricordando come in passato il paese avesse accolto già due volte un Rettor Maggiore, con Don Renato Ziggiotti, nel 1955, e con Don Egidio Viganò, nel 1979.
Nell’occasione è stata molto gradita la partecipazione convinta del Rettor Maggiore al rituale birmano tradizionale per l’accoglienza, il Minglabar. Quindi, insieme con il Superiore della Visitatoria, don Charles Saw, e i ragazzi lì presenti ha recitato il rosario nel cimitero salesiano; poi, in serata, dopo i Vespri con la comunità, Don Á.F. Artime ha conquistato tutti i ragazzi in una serata giovanile nella quale ha cantato con loro e suonato la chitarra.
Al mattino di oggi ha avuto luogo l’incontro con i Salesiani della Visitatoria. Oltre ad osservare insieme le sfide globali della Congregazione, è emersa la realtà della Visitatoria, giovane, energica, con diverse attività missionarie per i giovani più poveri. Quindi, nel dialogo profondo e aperto, si è focalizzata l’attenzione sulla crescita carismatica, all’insegna di alcuni temi fondamentali: la comunione, la vita comunitaria, la cura reciproca.
Come segno visibile dell’impegno richiesto ai Salesiani di condurre la missione condivisa con i laici, il Rettor Maggiore ha poi affidato al Superiore della Visitatoria il “Progetto di Vita Apostolica” dei Salesiani Cooperatori e la Presentazione della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco.
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