Spagna – Cerimonia di apertura del 125° anniversario dell’opera “San Antonio Abad” di Valencia

05 Dicembre 2023

(ANS – Valencia) – La presenza salesiana dedicata a Sant’Antonio Abate presso Valencia ha celebrato l’apertura del suo 125° anniversario con una cerimonia realizzata nel teatro dell’istituzione nella serata del 1° dicembre, davanti ad un pubblico di circa 500 persone. In città, i Salesiani sono una realtà educativa, religiosa e sociale molto impegnata, che gestisce ed anima una scuola con 1.600 studenti, una parrocchia, un centro giovanile e diverse piattaforme sociali.

L’evento ha reso omaggio alla casa salesiana e a tutte le persone che hanno reso possibile la trasformazione di un quartiere che in origine ospitava famiglie molto umili, poco alfabetizzate e, in molti casi, con legate ai detenuti del carcere di “San Miguel de los Reyes” in quella che oggi è un’opera multiforme, che è stata, per intere generazioni di sivigliani, scuola, parrocchia, centro giovanile, piattaforma sociale, teatro, cinema, centro sportivo... In tutti i casi, accompagnando migliaia di ragazzi e ragazze che hanno trovato in essa l’opportunità di formarsi come persone, cittadini e cristiani.

La serata di gala ha evidenziato il legame che la casa ha sempre avuto con la musica, e ha previsto una serie di interventi ufficiali, da parte del Superiore dell’Ispettoria di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX), don Fernando Miranda; del Direttore dell’opera, don Santiago Muñoz Sanahúja; del Vicario episcopale per il Vicariato II, Mons. Emilio Hernández; e del Direttore Generale dell’Istituto Valenciano della Gioventù (IVAJ), Vicente Ripoll. Con una rappresentazione teatrale e un breve viaggio audiovisivo attraverso la storia vivente nata a partire dal 1898, è stato mostrato il cammino del centro fino ai giorni nostri. E per concludere, un folto gruppo di giovani ha interpretato l’inno ufficiale del 125° anniversario.

Il Direttore della presenza, don Muñoz, nelle sue parole al pubblico, ha ricordato anche le centinaia di salesiani che hanno servito la casa “lasciando il segno grazie al loro entusiasmo, al loro buon lavoro e alla loro enorme generosità; alcuni vi hanno anche lasciato la propria vita, come gli undici che morirono durante la guerra civile o quelli che sono morti con le suole delle scarpe consumate dal tanto camminare nel cortile e il cuore esaurito da tanta dedizione”.

Don Miranda, da parte sua, ha colto l’occasione per ringraziare gli educatori e la Famiglia Salesiana per la loro fiducia nei salesiani. “125 anni fa noi salesiani siamo arrivati in questo luogo, mandati a gettare i semi del carisma salesiano in una terra di frutteti e campi, con poco futuro per molti. E oggi questo carisma è ancora qui, radicato e fruttifero. GRAZIE è la parola che nasce dal cuore e che costituisce la spina dorsale di un evento come questo, che, al di là delle pietre miliari che hanno segnato questo cammino, si incarna in nomi, volti concreti, storie di vita e di morte, sogni realizzati e frustrati, che ci aprono a un presente e a un futuro di speranza e di fede, che sono la Storia Viva, come dice il motto dell’anniversario”.

Quest’evento ha inaugurato il 125° anniversario dell’opera e segna l’inizio di molti altri eventi che continueranno a servire come tributo al passato, al presente e che sosterranno il futuro pieno di speranza di questa casa salesiana, da sempre e per sempre al servizio dei bambini e dei giovani della città di Valencia.

Due delle date più importanti segnate nel calendario saranno, da un lato, la festa ispettoriale, prevista per il 17 febbraio 2024; e poi la visita del Card. Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, prevista per il 27 aprile 2024. Tra le altre attività, a chiusura dell’anno scolastico, dal 28 al 30 giugno, ci sarà anche il pellegrinaggio sui Luoghi di Don Bosco a Barcellona; e le celebrazioni proseguiranno comunque per tutto l’anno, fino a novembre 2024.

Inoltre, per chiudere l’anno pastorale, dal 28 al 30 giugno 2024, i fedeli della parrocchia si recheranno a Barcellona per conoscere i luoghi di Don Bosco nella città, e per rinfrescare la loro identità e il loro carisma salesiano come continuatori di questa storia viva a Valencia.

Era il 28 novembre 1898, quando l’allora Ispettore della Spagna salesiana e futuro Rettor Maggiore Don Filippo Rinaldi diede inizio a quest’opera salesiana nel quartiere di Sagunto a Valencia. Una casa che, nata con umili origini, ha vissuto momenti importanti già dal decennio 1910-1920, grazie all’opera di salesiani come Guillermo Viñas, Direttore che impresse un’impronta profonda all’istituto. In seguito, dopo il buio della Guerra Civile, la casa riuscì a riprendere il suo instancabile servizio e nei decenni 1946-1966 – in collaborazione con l’Arcivescovo di Valencia, il salesiano Mons. Marcelino Olaechea – approfondì ulteriormente la sua azione pastorale.

Oggi l’opera è una casa salesiana completa, con molte attività e ambienti pastorali vivi e attivi e una serie di proposte volte all'educazione e all'evangelizzazione dei giovani (Itinerario di educazione alla fede, Sport educativo, Animazione professionale, Arte). Tutto questo, sempre nell’ottica e nello spirito di Don Bosco, per rendere i giovani buoni cristiani e onesti cittadini.

“San Antonio Abad” è, soprattutto, una casa che si concentra in modo particolare sulla cura dei ragazzi e delle ragazze in situazioni di maggiore vulnerabilità in tutti gli ambienti e, soprattutto, nei vari progetti sociali, ed ospita anche una serie di uffici ispettoriali e la sede della Fondazione “Iniciativa Solidaria Ángel Tomás” e dell’ONG “Bosco Global”.

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