L’intensa giornata è iniziata con la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta dal Rettor Maggiore. Circondato dai Consiglieri dell’Ispettoria AON e della Delegazione interna di Senegal, Guinea e Gambia, e alla presenza di alcuni membri della comunità parrocchiale, il Rettor Maggiore ha espresso la sua gioia nel visitare questa parte dell’Ispettoria, sottolineando che questa è la terza volta che visita il Senegal, ma che le altre visite erano avvenute in contesti diversi. Nell’omelia, il direttore dell’opera, don Jean Aurélien Lemondo, ha reso grazie a Dio per questo privilegio che il Rettor Maggiore ha concesso all’Ispettoria, e in particolare al Senegal e al Gambia, e ha manifestato la riconoscenza di tutti per questo fecondo tempo di grazia.
Il Rettor Maggiore ha poi condiviso un momento di comunione con gli alunni e gli insegnanti dell’istituto superiore salesiano di Dakar e con gli studenti del centro professionale: è stato un incontro ricco di colori, paternità e prossimità, scandito da performance culturali e messaggi. E uno dei messaggi forti del Rettor Maggiore alla platea, a seguito di una domanda sulle migrazioni posta da un rappresentante degli studenti, è stato che i giovani dovrebbero prendere coscienza che spetta a loro dare un volto migliore al continente africano, invece di tentare esclusivamente l’avventura all’estero, a rischio della propria vita.
Nel pomeriggio, il Rettor Maggiore ha incontrato il Superiore dell’Ispettoria, don Jesus Bénoît Badji, e il suo Consiglio, allargato alla Delegazione Senegal, Guinea e Gambia. È stata l'occasione per l’Ispettore di AON di presentare le sfide e le prospettive dell’Ispettoria nella realtà attuale. Il Rettor Maggiore, come vero padre di una grande famiglia religiosa, si è congratulato con l’Ispettore per quanto realizzato finora e soprattutto ha incoraggiato lui e il suo Consiglio ad andare avanti, coltivando sempre una visione globale dello sviluppo dell’Ispettoria. Le sfide sono certamente numerose, ma la fede e la speranza ci sostengono, è stato il motivante messaggio consegnato dal Cardinale Fernández Artime.