Sudan – Un Paese da anni sconvolto dalla violenza

05 Luglio 2023
Foto: Missioni Don Bosco

(ANS – Karthoum) – Il Sudan, dal 15 aprile, è alle prese con una cruenta guerra interna scoppiata dopo settimane di lotte di potere. Secondo l’OMS si contano oltre 900 morti e più di 6.000 feriti, mentre le persone costrette a fuggire dalle loro case sono circa 2,2 milioni. La Procura Missionaria “Missioni Don Bosco” di Torino, ha quindi lanciato un appello affinché i missionari salesiani ricevano beni di prima necessità da distribuire alle persone più colpite dal conflitto.

Gli organismi internazionali riportano diversi casi di brutali violenze, saccheggi e uccisioni. La situazione è terribile: milioni di persone, circa 11,7 milioni secondo le stime dell’ONU, non hanno accesso a cibo, acqua, riparo e cure mediche e si trovano in condizioni di insicurezza alimentare acuta.

Inoltre, gli ospedali rimasti aperti a Khartoum sono pochi, alcuni sono stati occupati, altri chiusi, molti bombardati. Il Sudan, da decenni, è sconvolto da guerre, tra queste il conflitto in Darfur nel 2003 e la conseguente devastante crisi umanitaria. Si trova poi in una regione molto instabile, con molti Paesi vicini che hanno subito importanti sconvolgimenti politici e conflitti e questo continua a causare milioni di profughi.

Anche in Sudan, non si è fatta attendere la risposta salesiana. Nel Paese, infatti, i salesiani hanno tre presenze: “St. Joseph VTC” a Khartoum, “St. Joseph” a Kalakala e il “Don Bosco VTC” a El Obeid. Si occupano di fornire aiuto e sostegno alla popolazione più povera e vulnerabile e gestiscono scuole primarie, secondarie e istituti di formazione professionale.

Nelle ultime settimane sono stati costretti ad abbandonare la scuola tecnica San Giuseppe a causa dell’avanzata dei paramilitari e dell’insicurezza della zona e si sono rifugiati a diversi chilometri di distanza. Ora, come spiegano da “Missioni Don Bosco”, i missionari hanno bisogno di aiuto urgente per distribuire beni di prima necessità alle persone più colpite dal conflitto: donne, bambini, anziani e persone con disabilità, oltre a coloro che soffrono di grave malnutrizione.

C’è bisogno di tutto, dai beni di prima necessità, come cibo e acqua, alle cure mediche, alle vaccinazioni, fino ai servizi di salute materno-infantile. Inoltre, la popolazione sfollata necessita di strutture igienico-sanitarie, per prevenire la diffusione di malattie, di servizi di sostegno psico-sociale e della creazione di spazi sicuri per donne e bambini che hanno subito abusi e violenze.

Per ulteriori informazioni, sui progetti e sugli aiuti necessari per la popolazione sudanese, visitare il sito: www.missionidonbosco.org

InfoANS

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