I giovani si sono stretti attorno a lui al suo arrivo alla parrocchia Maria Ausiliatrice di San Salvador. Nel corso della riunione con la Famiglia Salesiana, Don Á.F. Artime ha rivolto “ai suoi” un messaggio caloroso, affettuoso e indicativo. “Siamo al servizio degli altri, ogni gruppo con una propria autonomia nella comunione reciproca e con un attitudine di uscita”, ha detto, incoraggiando poi i presenti a proseguire nelle iniziative di contrasto alla violenza, uno dei più grandi flagelli del paese.
Domenica 4 settembre, il Rettor Maggiore ha invece incontrato il Movimento Giovanile Salesiano, presso l’Istituto Tecnico Ricaldone. La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla messa e nell’omelia il Rettor Maggiore ha sottolineato che seguire Gesù va oltre ciò che piace a livello personale e che ciascuno dovrebbe esaminare la propria vita domandando al Signore: “cosa hai pensato per me?”.
L’incontro ha coinciso con la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta a Roma. Così il Rettor Maggiore ha sottolineato come ella inizialmente avesse realizzato la sua vocazione come religiosa, ma in seguito scoprì ciò che veramente Dio voleva da lei: che si dedicasse a servire gli ultimi tra i poveri, cosa che non fu semplice per lei.
Ha anche detto che mons. Oscar Arnulfo Romero fu un altro esempio di sensibilità alla chiamata di Dio, perché dall’essere un sacerdote esemplare divenne il coraggioso difensore dei poveri: anche per lui c’era stata una chiamata più profonda da parte di Dio. Il Rettor Maggiore ha concluso la sua riflessione affermando che la felicità è nel servire, e ha dichiarato: “bisogna amare la vita."
Da segnalare che nel pomeriggio il Rettor Maggiore, accompagnato dal suo Segretario, don Horacio López, si è recato in forma privata sulla tomba di mons. Romero e presso l’ospedale “Divina Providencia”, dove venne assassinato.