Tra gli argomenti discussi dal Rettor Maggiore con i giovani, spiccano i seguenti:
Cortili digitali e trasformazione digitale
A questo proposito, il Rettor Maggiore ha fatto capire che "in futuro la missione salesiana continuerà in entrambi i cortili, il cortile digitale non è l'unico modo e il miglior modo di vivere. I giovani hanno bisogno di incontrarsi, di stare insieme, di abbracciarsi! La pandemia e gli spazi virtuali, d’altro canto, hanno aperto molte possibilità di avere incontri e di vedersi faccia a faccia anche non potendo essere fisicamente presenti. Le possibilità di oggi sono molto buone e sono qui per restare, ma non sostituiranno il cortile ‘presenziale’, piuttosto lo completeranno!".
Missione salesiana
Per quanto riguarda il ruolo fondamentale dei religiosi e dei laici salesiani, il Rettor Maggiore ha sottolineato che "i fratelli e le sorelle salesiani devono essere sempre in mezzo ai giovani! Non abbiamo bisogno di strutture fisiche e di grandi investimenti per portare avanti la missione salesiana. Sono necessari solo i giovani, perché possano essere sempre accompagnati dai salesiani come sognava Don Bosco. Questo è anche il sogno del Rettor Maggiore".
Mancanza di speranza nei giovani
Per coloro che si chiedono dove sia Dio e hanno perso la strada nella vita, il Rettor Maggiore ricorda che non dobbiamo perdere la fiducia nella vita, "abbiamo la possibilità di dire ai giovani che non sono soli e che ci sono persone che si preoccupano per loro – ha affermato – Giovani, non restate in una stanza, sul vostro divano! Siate i giovani che parlano di Dio! Dio ha bisogno di tutti noi, perché ha voluto così. Siate i protagonisti del vostro cammino”.
Progetto di vita
Su questo importante tema, Don Ángel Fernández Artime ha sottolineato che i giovani devono avere un progetto di vita e parlarne con Dio. "Oggi dobbiamo preparare il domani, e domani il dopodomani – ha detto – Il progetto di vita deve essere grande come la felicità! Non viviamo per essere infelici. La felicità, quando non è profonda non è vera, è solo un insieme di momenti ed esperienze. Alla fine, è il cuore a dire se è felice o meno. Dio ha un sogno per ciascuno dei suoi giovani, ma è necessario che essi vogliano far parte di questo sogno!".
Sacramento della Presenza
Secondo il X Successore di Don Bosco, il sacramento salesiano della presenza è molto importante tra i giovani. "È una presenza affettiva ed efficace – ha sottolineato – Dobbiamo stare con i giovani, parlare e ascoltare! Le nostre presenze nelle scuole ci danno l'opportunità di prenderci cura dei giovani. Ma dove sono i nostri giovani che non hanno accesso a queste scuole? Di cosa hanno bisogno i nostri giovani oggi? Le famiglie? Di attività che avvicinano i giovani per non farli perdere nella vita. Dobbiamo sempre pensare in modo creativo per garantire questa presenza".
Politica
Rispondendo su come i giovani salesiani possano contribuire ad una società più umana e fraterna nelle questioni politiche, il Rettor Maggiore ha sottolineato che "avere l'opportunità di preparare i giovani alla vita politica nelle nostre presenze è importante. I giovani devono essere coinvolti nella politica, sì, ma devono puntare alla politica con sensibilità e valori. I giovani dal cuore salesiano devono sempre prendersi cura gli uni degli altri".
Al termine dell'incontro, i giovani hanno ringraziato il Rettor Maggiore per la sua presenza con un caloroso applauso e lo hanno omaggiato con doni in segno di gratitudine e accoglienza.
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