I Salesiani, in collaborazione con l’azienda patrocinante slovacca “MPS”, hanno organizzato già nei giorni scorsi, venerdì 20 maggio, una gita per ventisei ragazzi ucraini provenienti dalla casa-famiglia salesiana di Leopoli e accolti in Slovacchia sul finire di febbraio, immediatamente dopo l’avvio delle azioni militari. A partecipare alla gita in questa circostanza sono stati i ragazzi più grandi, dagli undici ai diciassette anni, che sono stati davvero felici di quest’iniziativa, perché ha permesso loro di ritrovarsi in un clima di allegria dopo tre mesi di separazione, essendo essi sparpagliati in tutta la Slovacchia – in particolare nelle città di Bratislava, Galanta, Žilina, Kremnica e Poprad.
L’escursione è iniziata a Liptov, con un primo incontro tra tutti, ed è proseguita con una visita alla Grotta della Libertà di Demänovská, una delle maggiori e più belle di tutto il Paese. Quindi, dato il clima favorevole e soleggiato, ai minori è stata regalata una giornata nel parco acquatico di Bešeňová. “È stata una gioia osservare le espressioni entusiaste dei ragazzi, che si sono divertiti molto sui vari scivoli e hanno goduto appieno delle attrazioni acquatiche” hanno testimoniato alcuni degli organizzatori.
Inoltre, molti giovani animatori salesiani slovacchi fanno volontariato con i rifugiati ucraini accolti nelle strutture statali. Il loro servizio si svolge in questo modo: durante il tragitto verso la destinazione si confrontano sul programma delle attività, già prefissato; poi, una volta sul posto, iniziano le dinamiche con la preghiera, in slovacco, come stimolo ad apprendere la nuova lingua; quindi, danno il via ai giochi introduttivi, finalizzati a favorire la conoscenza reciproca tra i presenti, che sono comunque suddivisi sulla base dell’età. Successivamente, in questo sano utilizzo del tempo libero c’è spazio per attività di danza e musica, giochi e bans, fino alla fine del pomeriggio.
Al ritorno in oratorio, i volontari condividono tra loro le loro esperienze, esprimono i loro sentimenti e discutono sui possibili miglioramenti da attuare per le attività dei giorni seguenti.
E con lo sguardo al prossimo futuro, i salesiani della Slovacchia stanno preparando 3-4 cicli di campi estivi “sub-urbani” (nelle periferie delle città) per i bambini ucraini. I campi saranno organizzati in collaborazione con altre organizzazioni, come le ONG salesiane “Savio”e “VIDES” e volontari stranieri dalla Gran Bretagna, che si andranno ad aggiungere a quelli slovacchi che già si stanno preparando per l’occasione. In questi giorni, infatti, sono in corso gli incontri formativi: alle normali lezioni su come lavorare in squadra, attirare e mantenere l’attenzione dei più piccoli o gestire in sicurezza gli spazi, questa volta vengono affrontati anche temi specifici, come il lavoro con bambini post-trauma, gli interventi in caso di crisi o come comunicare argomenti delicati e fornire un supporto psicologico.
Infine, proseguono anche le attività ordinarie per favorire l’inserimento dei rifugiati ucraini nel tessuto sociale slovacco: grazie alla collaborazione di tanti e generosi volontari, il centro salesiano di Trnávka, a Bratislava, è riuscito ad aumentare ancora i suoi sforzi e attualmente offre corsi di lingua per un totale di quattro pomeriggi a settimana, dando così la possibilità a un maggior numero di cittadini ucraini di imparare le basi della lingua slovacca.
