Sin da quando don James O’Loughlen fondò la Procura, nel 1947, con lo scopo di raccontare le storie delle opere salesiane e raccogliere sostegno per le missioni, “Salesian Missions” ha conseguito un successo dopo l’altro – non per sé stessa, ma per i bambini e le famiglie più povere, più diseredate e più vulnerabili del mondo.
“Questi risultati sono davvero innumerevoli – commenta don Gus Baek, Responsabile della Procura –. Ancora più importante, sono significativi e trasformativi per tutti gli individui coinvolti. Da quando ho assunto questo ruolo, tre anni fa, ho avuto testimonianze su tantissimi bambini e adulti di cui ricorderò sempre i nomi. Queste persone stanno costruendo un futuro più luminoso per tutti, grazie all’educazione, alla formazione, al sostegno sociale e all’assistenza di cui avevano bisogno, ma che non avrebbero mai potuto raggiungere da soli”.
Tutto cominciò con un primo Direttore che, alla maniera di Don Bosco, sapeva sognare, e aveva capito perfettamente come sfruttare il potenziale del servizio postale degli Stati Uniti. Quel direttore era don Edward (“Ed”) Cappelletti, che assunse la direzione di “Salesian Missions” nel 1959. Per i successivi 44 anni, don Cappelletti si alzava ogni mattina con un unico obiettivo: vivere disinteressatamente al servizio dei poveri del mondo, specialmente dei bambini. A tal fine, spese tutta la sua notevole creatività, il suo entusiasmo contagioso e la sua capacità di motivare gli altri nell’immaginare - e realizzare - un nuovo modo di raggiungere, sollecitare e comunicare con i potenziali benefattori. Senza dubbio, questi sforzi hanno rivoluzionato l’uso della comunicazione postale diretta per la raccolta fondi e per l’invio di notizie e informazioni ai donatori.
“Quando ci pensi, ti rendi conto che le idee di don ‘Ed’ furono veramente visionarie per l'epoca – spiega don Baek –. Non è un eufemismo dire che senza di lui non saremmo dove siamo oggi”.
Le idee di don Cappelletti includevano la perlustrazione degli elenchi telefonici locali alla ricerca di cognomi che potevano essere cattolici - e la raccolta manuale degli indirizzi in una mailing list. E così, da un piccolo ufficio nel seminterrato della Casa Ispettoriale a New Rochelle, lui e cinque dattilografi raccolsero migliaia di nomi, arrivando poi ad includere un nuovo segmento di cattolici di lingua spagnola identificati incrociando gli elenchi telefonici locali con uno di Porto Rico. Nel 1970, la struttura si spostò in un nuovo edificio adiacente alla Casa Ispettoriale, costruito per accogliere le nuove tecnologie e i processi che don Cappelletti aveva adottato per sostenere gli sforzi nella raccolta fondi. Quell’edificio, che nel 2014 è stato dedicato ufficialmente a don Cappelletti, a tutt’oggi rimane oggi la sede centrale della Procura.
Don Cappelletti, infatti era venuto a mancare il 12 novembre 2013, all’età di 93 anni. Ma la sua eredità è stata raccolta dai suoi successori: il sig. Emile Dube, don Mark Hyde, e ora, don Baek.
Ad oggi, la Procura Missionaria lavora per sostenere il lavoro di quasi 30.000 missionari della Famiglia Salesiana, e ha migliorato la vita e il futuro di oltre tre milioni di bambini in più di 130 Paesi del mondo.
“Insieme ai nostri amici, siamo i portatori di fiaccole che mantengono viva e luminosa la fiamma di don James e don Ed – conclude don Baek –. Spero che in tanti vogliano continuare ad unirsi a noi nell’accendere quella passione tra un numero ancora maggiore di sostenitori, che la porteranno avanti per i prossimi 75 anni... e oltre”.
Fonte: Salesian Missions
