Queste particolari culle, come delle incubatrici, forniscono il calore, l’umidità e la luce idonei per il corretto sviluppo di neonati con basso peso alla nascita e pochissime possibilità di sopravvivenza che vengono alla luce in realtà dove gli ospedali hanno strutture e dispositivi molto elementari. Quindici culle di questo tipo sono già in funzione negli ospedali di Capo Verde, Camerun, Senegal, Mozambico, Congo e Bolivia.
L'innovativo progetto è portato avanti da circa 200 giovani di otto Centri di Formazione Professionali salesiani, accompagnati da una trentina di insegnanti. Gli studenti realizzano queste culle climatizzate utilizzando risorse e metodologiche tipiche degli studi di formazione professionale, e allo stesso tempo svolgono un lavoro di volontariato sociale a favore delle persone più bisognose.
Al tempo stesso, questo progetto permette loro di conoscere e maneggiare le tecniche e le tecnologie produttive seguendo metodi di lavoro non sempre comuni in ambito scolastico: lavoro collaborativo, ambienti di apprendimento virtuali, analisi dell’efficienza dei processi di produzione, processo decisionale condiviso tra reparti, gestione dei dati...
E senza trascurare il fatto che in questo progetto i giovani imparano a collaborare con aziende, organizzazioni di volontariato, amministrazioni e con gli altri giovani dei diversi centri coinvolti, sparsi nelle Comunità Autonome delle Asturie, Castiglia e Leon, La Rioja, Madrid, Navarra e Paesi Baschi.
Le ONG “Medicina abierta al Mundo” e “Ayuda a Contenedores”, da parte loro, assicurano che le culle arrivino a destinazione e possano essere utilizzate per salvare la vita di questi bambini nati in situazioni difficili.
Alfonso Gordillo, responsabile del Dipartimento di Meccanica del centro salesiano a Pamplona, il centro dove l’anno scorso sono state realizzate le prime 15 culle, ha già illustrato il progetto nei centri salesiani “Los Boscos” di Logroño, il 21 ottobre; e nel centro “Padre Aramburu” di Burgos, il 28 ottobre; e ora lo presenterà negli altri centri partecipanti secondo il seguente calendario:
- 4 novembre nel centro “Atocha” di Madrid e ad Aranjuez;
- 11 novembre nel centro “Don Bosco” di León;
- 18 novembre al centro “Deusto” di Bilbao;
- 25 novembre al centro “Fundación Masaveu” di Oviedo.
Con quest’iniziativa i salesiani della Spagna ribadiscono il loro impegno per una formazione di qualità e in grado di produrre un cambiamento positivo nel mondo.