Il Rettor Maggiore già nel 2018 era stato a Foggia, in occasione dei festeggiamenti del cinquantesimo anno della presenza salesiana. Ad accoglierlo stavolta è stata una delegazione della comunità che, insieme a don Angelo Santorsola, Ispettore dell’Italia Meridionale (IME), e don Gino Cella, il direttore della casa salesiana, lo ha condotto nel rione Candelaro alla scoperta della realtà urbana e sociale in cui si inserirà la comunità alloggio. È stata inoltre presentata la rete di strutture che si adoperano per fronteggiare le emergenze educative delle giovani generazioni. Il Rettor Maggiore, in particolare, è stato accolto tra canti a Don Bosco intonati dai bambini della scuola dell’infanzia “Sorriso del sole” e ha visitato un plesso scolastico in cui si svolgono i laboratori di orto didattico del progetto RiGenerAzioni (progetto salesiano selezionato da Impresa Sociale “con I Bambini” nell'ambito del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa).
Nel pomeriggio, circa 40 ragazzi e operatori sociali delle 7 case famiglia della IME presenti in Puglia e Campania, gestite dall’associazione “Piccoli passi grandi sogni aps”, hanno raggiunto l’opera di Foggia per conoscere “in carne ed ossa” il Don Bosco di oggi. Nella zona giorno della nuova Comunità Alloggio è avvenuto un incontro sincero, intenso, dai toni familiari. A intermediare tra Don Ángel Fernández Artime e i ragazzi e a presentare le realtà gestite dall’associazione è stato il presidente don Antonio Carbone.
“In ogni struttura sono accolti circa 8 minori dai trascorsi differenti – ha spiegato don Carbone – Dal 2007 ad oggi ci siamo presi cura di circa 500 minori affidati dai Servizi di Educativa Territoriale e dai Centri di Giustizia Minorile. Siamo contenti di inaugurare una nuova comunità, anche se come salesiani vorremmo che ogni ragazzo potesse vivere il calore della propria famiglia nella sua casa di origine”.
La signora Patrizia, in rappresentanza degli operatori sociali delle comunità che anche nel periodo più duro del lockdown hanno continuato ad essere al fianco di ogni minore affidato, ha sottolineato: “Quello che abbiamo ricevuto, quello che stiamo donando e quello che ci hanno insegnato i salesiani all’oratorio è diventato per noi una vocazione, una professione”.
Don Ángel Fernández Artime conclude parlando al cuore dei ragazzi: “Non possiamo non immaginare le presenze salesiane del mondo senza una Casa Pinardi come a Valdocco, per essere accanto a ragazzi che non hanno nessuno e alcune possibilità. Per ognuno di voi la situazione più difficile è passata, è ora di scrivere nella vostra vita una nuova pagina bella”.
A seguire, la Comunità Educativa Pastorale ha vissuto prima la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettor Maggiore, nella parrocchia salesiana “Sacro Cuore di Gesù” e poi un momento di preghiera in oratorio con la benedizione ufficiale delle persone e delle “mura” della Comunità Alloggio “Casa Gio” da parte del Rettor Maggiore stesso.
Don Santorsola ha poi detto ai ragazzi delle case famiglia convenuti: “Per noi siete importanti e oggi la presenza del Rettor Maggiore e dei Consiglieri Generali ne è la dimostrazione concreta”.