di Hanna Przegon

I pellegrini motorizzati, giunti all’udienza a bordo di 130 moto, scortati dalla Polizia, hanno consegnato al Papa alcuni regali: la “preghiera dei motociclisti” che ha accompagnato tutto il percorso – recitata quotidianamente sia dai pellegrini, sia da chi ha sostenuto l’iniziativa da casa; una croce realizzata con i pezzi di una moto dai motociclisti di Racibórz; un casco con dipinto il viso di Cristo Misericordioso – che ha suscitato la curiosità del Papa per la sua originalità; e infine una giacca di pelle bianca con il logo della GMG 2016. Nell’occasione don Parszywka ha assicurato al Papa che Cracovia e la Polonia lo aspettano e il Santo Padre ha commentato di aver apprezzato il fatto che il pellegrinaggio sia partito dal Santuario della Divina Misericordia.

Terminata l’udienza i motociclisti si sono recati nella vicinissima chiesa di Santo Spirito in Sassia – luogo di particolare culto della Divina Misericordia a Roma – e hanno partecipato all’Eucaristia, in una celebrazione che è stata il giusto coronamento di tutto il pellegrinaggio, vissuto tra preghiere, notti trascorse all’ombra dei boschi, 1600 km trascorsi in sella, incontri con parroci di tante realtà…

In serata, presso la Casa Generalizia, il gruppo di pellegrini è stato salutato anche dal Consigliere generale per l’Europa Centro Nord, don Tadeusz Rozmus, che li ha ringraziati per la loro testimonianza di fede e per aver suscitato domande ed emozioni in un’Europa sempre più secolarizzata.   

Il pellegrinaggio dei motociclisti è stato patrocinato dal Comitato Organizzatore della GMG, l’arcivescovo di Cracovia, card. Stanisław Dziwisz e il voivodato di Małopolska.

“Anche se il pellegrinaggio in moto si è concluso, la nostra missione di portare la Misericordia in Europa e nel mondo è appena cominciata!” hanno affermato i pellegrini in moto.

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