Quando una giovane entra nel programma gestito dalla casa salesiana, in primo luogo riceve vestiti e un’alimentazione adeguata. Viene poi inviata ad un’accurata visita medica e, se viene riconosciuto qualche bisogno medico-sanitario speciale, le viene offerta anche un’assistenza individuale. Quindi le viene fornito un servizio di consulenza psicologica e supporto legale per le cause in tribunale; e, ultimo, ma non meno importante, riceve informazioni sui propri diritti e ha accesso a corsi di formazione in sartoria, ricamo tradizionale maggam e altri lavori artigianali.
Durante i cinque mesi di sostegno economico da parte di “Salesian Missions” sono state 23 le giovani che hanno completato il percorso. L’obiettivo era quello di aiutarle ad apprendere abilità e competenze per il lavoro, in modo che una volta lasciata Surakshita possano vivere in modo autonomo, dignitoso e autosufficiente. Le partecipanti al corso, tra le altre cose, hanno anche cucito 10.000 mascherine anti-contagio e le hanno distribuite nei villaggi vicini, come parte del sostegno salesiano nella lotta a Covid-19.
Dopo il programma, alcune giovani donne hanno trovato lavoro in aziende tessili, mentre altre sono state in grado di fare lavori di sartoria e ricamo da sole; e a quattro giovani sono state date macchine da cucito affinché potessero lanciare una piccola attività indipendente.
Una volta uscite dal programma, le giovani vengono accompagnate nel percorso di reinserimento sociale. I membri dell’équipe salesiana visitano i genitori o tutori, e, se possibile, aiutano le giovani donne a tornare a casa, o, in alternativa, a trovare altre sistemazioni opportune per riiniziare la loro vita.
“Questo programma offre alle giovani donne con precedenti penali una seconda possibilità di vita. I programmi salesiani non solo educano, ma preparano i giovani, uomini e donne, a lavorare in quei settori in cui c’è disponibilità di lavoro” ha commentato don Gus Baek, Responsabile di “Salesians Missions”.
Nonostante rappresenti la quarta economia al mondo, l’India ha un tasso di povertà pari al 22% sul totale della popolazione – una percentuale che, ovviamente, è maggiore nei gruppi più vulnerabili, quali le donne. Per questo i programmi salesiani in India si concentrano principalmente sull’educazione, attraverso percorsi di formazione di ogni ordine e grado, ma senza dimenticare neanche il sostegno ai giovani poveri e alle loro famiglie, attraverso l’offerta di strutture per l’alloggio, corretta alimentazione e cure mediche.
Fonte: Mission Newswire