Dopo aver completato, attraverso molte sfide, l’educazione secondaria, si è imbattuta in un’opportunità per imparare un mestiere che potrebbe darle da vivere. Infatti, Charity, cittadina ugandese di tribù Acholi, risiedendo ad appena 5 km dal Centro di Formazione Professionale salesiano, vi è stata accolta come allieva e lì ha completato un corso di sei mesi di meccanica delle moto.
Alla scuola salesiana Charity ha incontrato gioia e speranza. Ha trovato un’istituzione che è una casa che l’ha accolta, una scuola che le ha dato delle competenze, un teatro dove ha potuto sviluppare i suoi talenti, un cortile dove rilassarsi e incontrare gli amici e una chiesa dove ha potuto pregare e crescere nella sua fede.
La sua straordinaria voce melodiosa e il suo carattere modesto sono stati subito notati da don Roger Mbayo, SDB, il Direttore del centro giovanile, che è diventato sua guida e amico. Insieme ad altri giovani della sua età e del suo calibro hanno organizzato un coro e una compagnia di canto che anima le funzioni religiose e che ha registrato alcuni canti per il pubblico. La voce di Charity ha stupito molti ascoltatori. È diventata in breve tempo la beniamina dei giovani, per il suo canto e la sua danza Hip Hop, ma senza montarsi la testa, restando sempre una semplice ragazza del loro quartiere.
Oltre ad aiutarla a sviluppare il suo talento, i salesiani hanno incentivato Charity a continuare i suoi studi. Ora frequenta il quarto anno della scuola secondaria di Paluda, sempre all’interno di Palabek. E frequenta pure l’oratorio salesiano.
Durante il periodo di confinamento a motivo della pandemia da Coronavirus, i salesiani hanno avviato una campagna di sensibilizzazione tra la popolazione rifugiata sui pericoli del contagio e le misure da attuare per rimanere sani e salvi. E il talento musicale di Charity è stato di grande aiuto.
Insieme hanno registrato due canzoni, intitolate “Lonely” e “Prison of Corona”, che sono state suonate durante i tour di sensibilizzazione. Essendo state trovate belle e accattivanti, le canzoni sono state accompagnate da video e ben presto diverse radio locali hanno iniziato a trasmetterle e anche la TV cattolica ugandese è stata lieta di rilanciarle.
Nelle sue prime canzoni Chariet, oltre a sensibilizzare la popolazione su Covid-19, si è impegnata anche a rendere omaggio ai benefattori dei salesiani e a “Trocaire”, una ONG irlandese che sostiene le iniziative di profilassi anti-coronavirus. E attualmente Chariet ha altre tre canzoni in produzione.
“Questo è ciò che faceva Don Bosco e che fanno i salesiani oggi: far fiorire il loto negli stagni e tra le pozze fangose. Scopriamo le potenzialità e creiamo opportunità per svilupparle. Come amanti della musica e delle cause sociali, promuoviamo gli sforzi di Chariet e di tanti altri giovani per far crescere i loro talenti e rendere la loro vita migliore e significativa” conclude don Lazar Arasu, SDB, Direttore della missione salesiana a Palabek.