La notizia è stata comunicata attraverso una lettera indirizzata a don Hugo Orozco Sánchez, Consigliere Regionale per l’Interamerica, ai Salesiani dell’Ispettoria.
Don González, messicano, è nato a Milpillas, paese appartenente al comune di Tepatitlán, nello stato di Jalisco, il 22 agosto 1954. Ha frequentato il noviziato a Chulavista e emesso la prima professione a Guadalajara il 1º ottobre 1974 e quella perpetua il 28 settembre 1980. Divenuto diacono il 13 novembre 1981 è stato ordinato sacerdote l’11 dicembre 1982.
Durante la sua vita salesiana è stato Maestro dei Novizi, responsabile della Pastorale Giovanile, studente di Comunicazione Sociale (ISCOS – Roma), formatore dei post-novizi a Huipulco (1993), Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile e nel 2006 è stato nominato Ispettore dei Salesiani del Messico-Guadalajara, svolgendo tale compito fino al 2008. Il CG26 (2008) lo ha eletto Consigliere per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana, incarico nel quale è stato confermato dal CG27 (2014).
In questi ultimi anni don González ha progettato, sviluppato e realizzato progetti nel settore della Comunicazione Sociale, offrendo alla Congregazione salesiana una proposta comunicativa secondo i tempi “digitali” ed “eminentemente virtuali”. In un’intervista ha fatto sue le parole di Don Bosco sulla diffusione dei buoni libri e sulla proposta comunicativa nella missione: “Vi invito a non trascurare questa parte molto importante della nostra missione”. In questi dodici anni, infatti, la comunicazione della congregazione salesiana è stata guidata da una persona che crede con passione “se oggi la rottura tra Vangelo e cultura si acuisce a causa della comunicazione superficiale, dobbiamo collaborare a favore di una forza educativa che plasmi una mentalità e crei cultura, come un’autentica scuola alternativa”.
La proposta comunicativa di don González ha avuto due accenti: che la comunicazione debba plasmare la mentalità in modo da non essere superficiale, e che una vera comunicazione crei una scuola alternativa di formazione e di vita. Due lasciti che il tempo e la storia confermeranno.
“Assumo l’incarico con grande fiducia in Dio, nei miei confratelli, nel Rettor Maggiore e il suo Consiglio, e con totale gratitudine a Dio che mi ha affidato questo servizio ai miei fratelli e ai giovani dell’Ispettoria di Guadalajara. Molte cose cambieranno nel clima di Covid-19, ma spero che la nostra fedeltà a Dio, a Don Bosco, a Maria e ai giovani restino immutate” sono state le prime parole di don González.