L'Approfondimento
(ANS – Roma) – “Chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza” scriveva il grande letterato tedesco Johann Wolfgang Goethe; “la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” ha detto un altro grande scrittore, Isaac Asimov. È forse questa la chiave di lettura con cui approcciarsi alla terribile realtà della violenza sulle donne, contro la quale oggi si celebra in tutto il mondo una giornata di sensibilizzazione e lotta. La verità dunque è che chi usa violenza è un debole e che per arginare la violenza è necessario attuare un cambiamento culturale.
(ANS – Mumbai) – Il campo da basket dell’opera Don Bosco Matunga si trova a meno di 1 km dalla stazione ferroviaria di Matunga, a Mumbai. È come una cattedrale dedicata al basket, al cui interno è facile trovare i bambini impegnati a giocare o a ricevere gli insegnamenti di gioco. L’opera è considerata il vivaio della pallacanestro di Mumbai, con oltre 80 bambini che ogni giorno frequentano gli allenamenti e circa 400, provenienti anche da altri stati indiani, che partecipano ai corsi estivi.
(ANS – Roma) – Centonovantasei nazioni esaminate, in 38 delle quali la liberà religiosa “versa in situazioni difficili”: 23 registrano persecuzioni efferate – 12 da parte dello Stato e 11 da gruppi militanti radicali – mentre le altre 15 si collocano nell’area tra la discriminazione e la persecuzione. Sette poi sono i paesi per i quali è difficile perfino immaginare una classificazione, e dunque quelli in cui la libertà religiosa è in maggiore pericolo: Arabia Saudita, Iraq, Siria, Afghanistan, Somalia, Nigeria e Corea del Nord. È il quadro riportato dal “Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo” curato dalla Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” e presentato in varie sedi a livello internazionale lo scorso martedì 15 novembre.
(ANS – Roma) – Secondo l’ultimo rapporto stilato da “Save the Children” più di 1 milione di bambini in Italia vive in povertà assoluta. Un dato che è strettamente correlato alla povertà educativa, cioè “la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Difatti, le regioni che offrono meno servizi educativi all’infanzia corrispondono a quelle col più alto tasso di poveri.