Il tema di quest’anno, “Non lasciare indietro nessun bambino nella lotta contro la tratta di esseri umani”, sollecita un’azione incisiva per porre fine a questo triste fenomeno. Il tema vuole porre l’accento sul fatto che, a livello globale, una vittima su tre della tratta è un minore e che le ragazze sono colpite in modo sproporzionato.
Il Rapporto Globale 2022 sulla tratta di persone, reso noto dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC), ha rilevato che i bambini hanno il doppio delle probabilità di subire violenza durante la tratta rispetto agli adulti. Quasi il 60% delle vittime della tratta individuate provengono da regioni come l’Africa sub-sahariana, il Nord Africa, l’America Latina e i Caraibi. I bambini sono oggetto di tratta per una serie di ragioni, tra cui il lavoro forzato, l’adozione illegale, il reclutamento nelle forze armate, l’abuso e lo sfruttamento sessuale.
L’UNODC ha aggiunto: “In mezzo a crisi sovrapposte come conflitti armati, pandemie, difficoltà economiche e sfide ambientali, i bambini sono sempre più vulnerabili alla tratta. Inoltre, la proliferazione delle piattaforme online comporta rischi aggiuntivi poiché i bambini spesso si collegano a questi siti senza adeguate garanzie. I trafficanti sfruttano le piattaforme online, i social media e il dark web per reclutare e sfruttare i bambini, utilizzando la tecnologia per eludere il rilevamento, raggiungere un pubblico più ampio e diffondere contenuti di sfruttamento”.
I salesiani, che operano in più di 130 Paesi, lavorano sia per prevenire la tratta di esseri umani, sia per prendersi cura delle vittime che vivono per strada e cercano una seconda possibilità nella vita.
Come spiegato dal Direttore di “Salesian Missions”, don Michael Conway: “I salesiani non lavorano solo con le vittime della tratta, ma lavorano anche per prevenirla, attraverso la consapevolezza e l’educazione. Educano i giovani sui pericoli associati alla migrazione, che possono metterli a rischio di tratta e di coloro che potrebbero voler fargli del male. Uno dei modi principali in cui supportiamo i giovani è comprendere le esigenze dei mercati del lavoro locali e fornire programmi di formazione che li aiutino a trovare lavoro nelle proprie comunità, nei settori occupazionali che sono alla ricerca di manodopera qualificata”.
Per celebrare la Giornata Mondiale contro la Tratta di Persone 2024, “Salesian Missions” illustra alcuni dei programmi salesiani attivi in tutto il mondo, volti a fornire un’educazione che cambia la vita e a educare e sostenere i giovani.
I giovani dei programmi salesiani della municipalità di Tonacatepeque, El Salvador, hanno ricevuto nuovi computer portatili per la scuola e biciclette grazie alla donazione dell’organizzazione umanitaria “World Vision”, facilitata da “Salesian Missions”. Le biciclette, distribuite dalla “Laura Vicuña Pro Education Foundation”, sono state donate a un totale di 120 ragazzi e ragazze e ad altre 163 persone, tra cui fratelli e madri dei beneficiari.
In India, i salesiani di “SURABI”, l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dell’Ispettoria “San Tommaso Apostolo” di India-Chennai (INM), hanno adesso a loro disposizione cinque veicoli per sostenere il loro lavoro, proprio grazie al supporto di “Salesian Missions”. I veicoli aiutano i salesiani a fornire servizi ai giovani a rischio e a svolgere attività di pastorale giovanile, beneficiando direttamente oltre 8.000 giovani di 18 parrocchie servite dai Figli di Don Bosco, e indirettamente altri 12.000 studenti dei corsi universitari e di formazione tecnica. Un salesiano di INM ha dichiarato: “Grazie a questi veicoli siamo stati in grado di estendere le attività della nostra missione tra i più poveri dei poveri, concentrandoci sulla sicurezza, la crescita e lo sviluppo, con cure e protezioni personalizzate per i giovani a rischio”.
In Sierra Leone, la ONG salesiana “Don Bosco Fambul” di Freetown è una delle principali organizzazioni di assistenza all’infanzia e ha recentemente aumentato il personale, grazie a una sovvenzione della “Flora Family Foundation”, assicurata da Salesian Missions. “Don Bosco Fambul” offre una serie di programmi per aiutare a sostenere i giovani che vivono in strada, le ragazze che hanno subito abusi o che sono costrette alla prostituzione e i giovani in difficoltà con la legge.
Mentre in Uganda i salesiani gestiscono l’opera “Don Bosco Children and Life Mission” (Don Bosco CALM), situata nella città di Namugongo, che salva, riabilita e reintegra i bambini di strada nella società. I salesiani soddisfano i loro bisogni primari e forniscono istruzione, attività socio-culturali e ricreative per aiutare i giovani ad avere un futuro luminoso. Don Bosco CALM lavora principalmente con i ragazzi che non hanno una casa, con coloro che sono rimasti orfani, o che sono stati maltrattati e abbandonati. Lavorano anche con altri giovani e bambini vulnerabili, compresi quelli positivi all’HIV/AIDS. Attualmente l’organizzazione ha in cura 165 bambini e tutti loro vanno a scuola.
Fonte: Salesian Missions
