Interviste
(ANS – Roma) – C’è chi viene da un cammino di totale conversione alla fede; c’è chi ha aspettato 20 anni da quando si era candidato la prima volta prima di poter ricevere l’assenso a partire come missionario; c’è chi è stato contagiato dai giovani volontari… Sono i missionari della 147° Spedizione Missionaria Salesiana, che in procinto di partire per le rispettive destinazioni, hanno raccontato la loro storia di vocazione missionaria.
(ANS – Roma) – Ieri, 18 settembre, ricorreva il centenario della morte di mons. Giuseppe Fagnano, missionario nella Patagonia australe, inviato da Don Bosco nella prima spedizione missionaria del 1875. Il Vicario del Rettor Maggiore, Don Francesco Cereda, è stato recentemente in Cile per partecipare all’inizio delle celebrazioni centenarie. Rivolgiamo ora a lui qualche domanda a questo riguardo.
(ANS – Roma) – “In questi 16 anni l’Azerbaigian è cambiato radicalmente, è tutto un altro paese: alti edifici, alta tecnologia… Ora quando la gente visita Baku si sente come a Dubai”. Così racconta la sua terra d’adozione don Stefan Kormančik, missionario salesiano slovacco in Azerbaigian dal 2001, cioè praticamente da quando la Chiesa Cattolica è tornata ad esservi presente, attraverso una “missio sui iuris”, ora Prefettura Apostolica, a Baku, che è sempre rimasta affidata ai Salesiani. In vista del viaggio apostolico di Papa Francesco nel Caucaso, don Kormančik è venuto a Roma per aiutarci a conoscere meglio la sorprendente realtà dell’Azerbaigian.
(ANS – Port Moresby) – “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino”, recita un noto proverbio; e ci vuole una comunità – famiglia, formatori, amici… – anche per far germogliare una vocazione, sebbene la chiamata venga da Dio stesso. La testimonianza vocazionale del chierico papuano Bernard Kaiau ne è una prova.