Sudafrica – “Plasmando le future generazioni”: intervista a Innocentia Vilakazi

(ANS – Johannesburg) - Innocentia Vilakazi è un’insegnante di saldatura presso il “Don Bosco Educational Projects” di Ennerdale. Il suo è un campo lavorativo prettamente maschile, ma Innocentia ha un messaggio per tutte le giovani donne sudafricane che, come lei, coltivano una passione: “Ricordate sempre il vostro valore”.

Quali sono le gioie del lavorare con i giovani?

Lavorare al “Don Bosco Educational Projects” (DBEP) è un onore per me. Lavorare con questi giovani ti mantiene giovane! I ragazzi con i quali lavoro provengono spesso da ambienti difficili e apprezzo tanto i loro talenti e le loro capacità. Da loro imparo tanto: imparo a essere paziente, imparo a volermi migliorare. Quando vado a dormire la sera penso alle cose successe durante il giorno e mi dico “domani farò meglio”. Alle volte vorrei aggiustare le situazioni che loro vivono, ma poi mi rendo conto che non posso sistemare ogni situazione, però posso sempre ascoltarli. Possiamo fare molto per loro.

Qual è, secondo te, la differenza tra l’educazione salesiana e le altre istituzioni?

Qui al DBEP non c’è solo crescita nelle prospettive di carriera, ma anche personale. Qui lavoriamo sulla loro fede, lavoriamo sulle loro capacità personali, relazionali. Si investe di più nello sviluppo della persona. Come la carriera è importante, così lo è l’anima, anche lo spirito deve essere curato. Guardate le scuole oggi, i bambini non pregano più nemmeno nelle scuole!

Quali sfide affronti come donna in uno di quei cosiddetti “ambienti maschili”, come quello della saldatura?

Come saldatrice sei più incline ad essere sfruttata. A volte le aziende guardano il tuo curriculum e pensano: “È una donna, quindi non può lavorare così velocemente come un uomo o non può lavorare così duramente come un uomo”. In realtà, le donne sono saldatrici molto migliori degli uomini, perché è una competenza molto delicata, che richiede precisione. Viviamo in un’epoca di grande superficialità, dove tutti vogliono apparire belli, avere le unghie curate... E poi ci sono ragazze come me che sono saldatrici!

Ci sono giovani che iniziano questo corso e si dicono: “Voglio realizzare le inferriate!”. Allora io penso fra me e me: “NO! Bisogna puntare più in alto, progettare centrali elettriche, costruire caldaie, creare cose più grandi”. Quando hai lavorato su un grande progetto con altri puoi dire: “Sì, ho fatto quello”. Oggi sono orgogliosa di dire che sono stata coinvolta nella costruzione dello Stadio della Coppa del Mondo di Calcio del 2010 e nella costruzione della centrale elettrica di Medupi.

Hai un messaggio per i giovani?

Non arrendetevi e non abbandonate Dio, perché è un Dio molto geloso. Può scuotere il tuo mondo per attirare la tua attenzione. Devi capire quanto è preziosa la tua anima per Dio. Noi prestiamo attenzione alla fama e ad altre vanità come il successo… Ma se pensassimo a quanto siamo preziosi agli occhi di Dio!

E un messaggio alla donna sudafricana: scopri il tuo valore, pensa a te stessa come la regina che sei!

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Clarence Watts, SDB

InfoANS

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