Il Messaggio del Rettor Maggiore
«Grazie, perché siete venuti a condividere la fede con noi. Credevamo che Dio si fosse dimenticato di noi. Voi ci avete fatto capire che non è così» Con affetto e amicizia saluto i lettori nella luce di questo Santo Natale che già comincia a brillare nell’aria. Il Figlio di Dio nasce, per tutta l’umanità, in tutti i luoghi e in tutti i cuori del mondo, ma voglio sottolineare quanto questo sarà vero e sentito anche in Siberia, Mongolia e Myanmar, che ho avuto la grazia di visitare recentemente.
La 147° Spedizione Missionaria proclama che il Signore continua ad amare l’Umanità che ha creato e voluto e che noi, Famiglia Salesiana, ci sentiamo carichi della Tenerezza di Dio in un modo speciale. Proprio questo carico d’amore chiede di “traboccare” intorno a noi e sollecita una risposta di esigente fedeltà.
Mi sento ancora il cuore pieno di gioia per la simpatia dei giovani, la loro genuina allegria e la straordinaria capacità di adattarsi a qualunque situazione, gradevole o sgradevole, con il sorriso sulle labbra.
Siamo Famiglia Salesiana, portatori di un carisma radicato fermamente nella certezza che il nostro Dio ha una tenerezza speciale per i suoi figli, per i giovani del mondo e in particolare per quelli che fino ad oggi hanno avuto meno opportunità.