del sig. Raymond Callo, SDB
All’appuntamento partecipano anche i coordinatori della Formazione salesiana per le diverse regioni della Congregazione – Africa-Madagascar, Asia Est-Oceania, Asia-Sud, Interamerica, America Cono Sud, Europa Centro and Nord e Mediterranea (che conta due rappresentati, uno per l’area Iberica e una per l’Italia-Medio Oriente) – insieme ai responsabili dei centri regionali di formazione permanente – il “Don Bosco Renewal Center” di Bangalore (DBRC), in India; il Centro Salesiano di Formazione per l’Africa e Madagascar (SAFCAM) di Nairobi, Kenya; e il Centro Salesiano di Formazione Permanente America (CSFPA) di Quito, Ecuador.
La Consulta Mondiale sulla Formazione, che si riunisce ogni due anni allo scopo di affrontare gli argomenti prioritari del settore, in quest’occasione sta affrontando: la valutazione del sessennio 2014-2020, lo studio dell’accompagnamento personale salesiano, il lavoro per la realizzazione di un manuale del Delegato ispettoriale e della Commissione ispettoriale per la formazione, e la nuova realtà della formazione, che va oltre le singole Ispettorie e che coinvolge le strutture di animazione e governo, la formazione congiunta di Salesiani e laici, una visione e delle prospettive per il futuro.
La riunione della consulta rappresenta anche una grande opportunità per lo scambio di buone pratiche, e per individuare le sfide e le possibilità per il futuro a livello globale e regionale, offrendo a ciascun rappresentante la diversità delle opinioni e delle esperienze sviluppate nelle diverse Ispettorie e regioni.
Durante i lavori è emersa una generale soddisfazione per le iniziative portate avanti dal Dicastero per le Formazione a livello mondiale. Allo stesso tempo, è stato anche riconosciuto che c’è ancora molto da lavorare, in forma continuata, a livello Ispettoriale e regionale. Di certo, è stato osservato, i coordinatori regionali e i responsabili dei centri regionali di formazione stanno offrendo un valido servizio di accompagnamento alle Ispettorie.
Oltre a favorire la conoscenza reciproca e lo sviluppo di sinergie tra i partecipanti, la riunione è servita anche per favorire una prospettiva piena di speranza, perché, come hanno affermato gli organizzatori: “ricerchiamo solo ciò che è buono per la formazione dei nostri confratelli, dei nostri collaboratori laici e dei nostri giovani poveri e più bisognosi”.