Nella giornata iniziale ci sono stati i saluti di Madre Yvonne Reungoat, Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e di Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco. Nella mattinata ci sono stati i saluti e i messaggi di altri gruppi della Famiglia Salesiana.
Nel suo saluto, Madre Reungoat ha sottolineato come la parola che consente di raggiungere ottimi risultati sia “insieme”. Per questo, il Salesiano Cooperatore è “corresponsabile nel vivere il Da mihi animas in serena comunione con chi ha nel cuore la causa dei giovani”. Il congresso, ha proseguito la religiosa, “è fonte di gioia, un seme che deve portare frutto negli ambienti in cui viviamo”.
Il Rettor Maggiore, facendo una pausa dal Sinodo dei Giovani al quale sta partecipando, ha invece invitato “a essere coraggiosi a non avere paura di niente, a non far tacere nessuna delle voci, perché sono convinto che uno sforzo così grande, anche mondiale, che fate come salesiani cooperatori è per dare il meglio possibile. Sono convinto che questi momenti non siano mai tempo perso”.
“Il mondo ha bisogno di una Famiglia Salesiana - ha detto ancora il Rettore Maggiore - e di una associazione di Salesiani Cooperatori che possa dire una parola e difendere sempre e dappertutto i ragazzi e le ragazze del mondo: siamo nati per loro, siete nati per i giovani, non per fare un movimento che pensa a garantire la vita per se stessi: è quello che dico sempre a tutti i salesiani nel mondo”.
E ha concluso indicando tre pilastri: “Al centro Gesù, come garanzia della nostra vocazione cristiana e salesiana; sempre per i ragazzi e i giovani; per garantire la difesa di quelli che non hanno difesa. Che questa sia una vera missione della Famiglia Salesiana”.
Nel pomeriggio c’è stato anche spazio per la presentazione delle relazioni sulla condizione dei Salesiani Cooperatori nelle 11 regioni in cui l’associazione è articolata a livello mondiale.
I lavori del V Congresso mondiale proseguiranno fino a domenica 28 ottobre.