Secondo don Francisco Cervantes, Delegato ispettoriale di Pastorale Giovanile, l’idea di organizzare quest’evento è nato dalla necessità, dell’Ispettoria e degli educatori alla fede, di incoraggiare la riflessione e l’analisi della formazione, sia religiosa, sia catechistica, che viene offerta agli agenti pastorali. Gli obiettivi sono stati: promuovere un adattamento alle realtà attuali della società attuale e rispondere all’invito fatto da Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium di promuovere il rinnovamento della catechesi dal punto di vista dell’accompagnamento integrale delle persone.
La metodologia seguita ha permesso di mettere in pratica ciò che era stato appreso e di approfondire argomenti rilevanti per ogni educatore nella fede.
Durante le sessioni di lavoro, hanno avuto luogo tre conferenze magistrali, una tavola rotonda, dieci corsi brevi e la presentazione di 12 buone pratiche. Le conferenze e la tavola rotonda panel hanno offerto il fondamento teorico del Campus: attraverso di esse si è cercato di mostrare in forma specifica l’importanza dell’accompagnamento, di lavoro integrale, e l’importanza della catechesi e della formazione nella fede secondo il carisma salesiano. I corsi e le buone pratiche hanno poi offerto un rinforzo e un’integrazione ai contenuti, accompagnati da esempi di prassi catechistica, evidenziando i temi delle strategie di insegnamento, del Sistema Preventivo, della formazione dei catechisti…
Al campus hanno partecipato 350 persone: genitori catechisti delle scuole salesiane, insegnanti di religione e formatori alla fede, catechisti degli oratori e delle parrocchie salesiane, membri della Famiglia Salesiana, giovani animatori, formatori ecclesiastici in generale.
Nelle giornate di lavoro la sinergia tra i partecipanti è stata motivata dalla condivisione di esperienze e criteri unificanti per fornire una formazione catechetica più centrata sull’accompagnamento del destinatario.