Il raduno di riflessione si è svolto dal 27 al 30 giugno, presso la casa ispettoriale. Le lunghe giornate di dibattito si sono concentrate su come i Salesiani autoctoni della Melanesia possano far radicare il carisma di Don Bosco in quell’area del mondo. Dalla riflessione è emerso che i valori propri delle culture e della società melanesiane, sono un terreno su cui il carisma salesiano può attecchire, crescere e produrre frutti molto abbondanti.
“È stata una prima esperienza del genere per noi Salesiani melanesiani – ha testimoniato il giovane chierico salesiano Conrad Vamilat –. Ci ha aiutato in primo luogo a diventare più consapevoli del nostro bisogno di crescere nell’apprezzamento critico dei nostri valori culturali: per scoprire quali elementi delle nostre culture sono del Vangelo e quali no, quali di questi elementi sono compatibili con il nostro carisma e quali no e, in ultima analisi, ciò che deve essere mantenuto, quello che deve essere sanato, quanto va perfezionato o forse addirittura respinto”.
Dal raduno è emerso come la cultura della Melanesia sia un dono speciale che la Congregazione Salesiana aspetta di ricevere. Tuttavia, i dibattiti e le riflessioni hanno anche fatto emergere che radicare il carisma di Don Bosco in Melanesia è un processo lento e continuo, che richiede pazienza e discernimento, accompagnati da riflessione critica e tanta preghiera.
Un altro elemento importante è stato il riconoscere che chi è nato e cresciuto in una data realtà non è in grado di percepire pienamente tutti gli aspetti della propria cultura e delle proprie tradizioni. Per questo è stato sottolineato il valore della presenza dei Salesiani missionari e dei Salesiani melanesiani che risiedono all’estero, i quali, una volta tornati in Patria, possono gettare delle luci utili all’inculturazione del carisma salesiano.
Guardando al futuro, i partecipanti all’incontro si sono assunti l’impegno di vivere fedelmente le Costituzioni salesiane come primo e necessario passo per l’inculturazione del carisma di Don Bosco in Melanesia. E nell’ultima giornata, come culmine del seminario, ci sono stati l’Eucaristia e una condivisione e un momento di agape fraterna, nello stile tradizionale locale, con 14 giovani aspiranti.
Per favorire la fioritura del carisma nella regione, inoltre, si pensa di ripetere quest’incontro ogni anno.